Sergio Bondi, capo del dipartimento logistica della Ferrari, è intervenuto ai microfoni dei canali ufficiali del Cavallino per approfondire la tematica degli spostamenti in un calendario ricchissimo di eventi come ormai è diventato quello della Formula 1. Vi proponiamo di seguito le sue considerazioni.
Intervenuto ai microfoni del team, il classe '76 nativo di Buenos Aires ha raccontato come la Ferrari organizza i proprio movimenti durante la stagione, illustrandone i cosiddetti "dietro le quinte. Ecco le tre domane e le tre risposte pubblicate sul sito della Rossa.
1. Per quanti chilometri viaggia il team ogni anno? Quali sono le sfide del dipartimento logistico per fare in modo che tutto vada per il verso giusto?
"Indicativamente parliamo di 230.000 chilometri. La sfida più importante è senza dubbio riuscire a individuare i sistemi di trasporto più efficienti, che ci consentano di limitare l'esposizione del team agli effetti dei lunghi e frequenti viaggi (jet lag, stress, ecc). Nello specifico, utilizziamo alternative come voli charter dedicati, oppure tratte con voli di linea che ben si concilino con il riposo della squadra e le attività di pista. Dal punto di vista degli hotel scegliamo prevalentemente strutture il più vicino possibile al circuito per limitare al massimo i tempi di spostamento una volta in loco".
2. Per esempio, quanto prima è necessario pianificare una trasferta come quella da Baku a Miami - luoghi molto lontani fra loro - per fare in modo che avvenga nel modo più fluido possibile?
"In questi casi, uno dei principali obiettivi è quello di trasferire l’intero gruppo il primo possibile, in modo che i membri del team abbiano la possibilità di adattarsi in maniera graduale al fuso orario del secondo Gran Premio dei due consecutivi. Per quanto riguarda le operazioni, cerchiamo di limitare lo sforzo chiesto alla squadra principale, sdoppiando con forze fresche giunte a supporto da Maranello alcune funzioni durante le giornate di preparazione per favorire il risposo di chi sarà protagonista soprattutto da quando le vetture scenderanno in pista".
3. Per quanto riguarda te, qual è l'aspetto che preferisci del tuo ruolo all'interno della Scuderia?
"Nel mio ruolo, le situazioni che mi danno più soddisfazioni sono principalmente due. Mi piace risolvere casi contingenti complessi, che possono essere riconducibili all’organizzazione dello spostamento delle persone o delle spedizioni del materiale. Come è ovvio, queste situazioni ci mettono fortemente alla prova e riuscire ad ottenere un risultato finale positivo ci dà veramente un grande incoraggiamento nel continuare a dare il massimo. Però mi dà anche molta soddisfazione quando in un weekend, magari complesso, non c'è stato nemmeno un problema improvviso ma tutto è filato liscio come avevamo immaginato e pianificato".
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