Button: «Amo la F1, ma ti induce all'egoismo.
06/05/2023 12:20:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Jenson Button, ex pilota di Formula 1, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Ve ne proponiamo un estratto in cui si è soffermato sulla sua esperienza nel Circus, sulla situazione in casa Williams (di cui attualmente è promotore del marchio) e sullo strapotere della Red Bull in questo inizio di campionato. Di seguito le sue parole.

Le parole di Jenson Button

Button: «Amo la F1, ma ti induce all'egoismo.

"Amo la Formula 1. Ci ho corso per 17 anni, è stata il mio lavoro, la mia vita. Ma ti induce all’egoismo", esordisce il campione del mondo 2009 ai microfoni della Rosea. Poi aggiunge: "Sentivo tanta pressione su di me che a un certo punto ho avuto l’esigenza di continuare a correre più rilassato. Divertendomi. Penso che i piloti abbiano bisogno di aiuto, su questo aspetto. Tanti sportivi hanno il mental coach, in F.1 no. Io non l’avevo, e a un certo punto tutto è stato troppo". 

Alla domanda se provi nostalgia, invece, Button risponde: "Mi manca guidare una macchina di F.1, questo sì. Perché è la cosa più bella del mondo. Non c’è paragone con nessun’altra auto. Penso che però non mi piacerebbe correre con le monoposto di oggi quanto mi piaceva con quelle dei miei tempi". 

Attualmente, il britannico riveste l'incarico di advisor della Williams: "Si lavora. Anche se io mi occupo più di questioni di marketing, di promozione del marchio. Ma so che c’è un gruppo di persone di valore. Nei prossimi due anni saremo sempre più competitivi". Tema Budget Cap: "Aiuta? Sì, molto. Aiuta noi e molte altre squadre. E la vera differenza determinata da questa regola la vedremo solo tra due o tre anni". E su Sargeant: "Mi piace molto. È in una situazione difficile, ma è un duro. È un ragazzo che ascolta, ha voglia di imparare. Ha un bel carattere. Ed è veloce". 

Infine, Button ha fatto alcune considerazioni sull'inizio di campionato dominante della Red Bull: "Sono sorpreso di tutto il vantaggio che hanno sulla Ferrari. Certo, non mi aspettavo nemmeno i problemi della Mercedes, però a Milton Keynes hanno fatto un lavoro eccezionale, hanno interpretato al meglio il nuovo regolamento. Poi Verstappen è super veloce, e Perez sta facendo un gran lavoro. Il che è buono, perché non è bello che vinca sempre lo stesso. C’è bisogno di battaglie, fossero anche tra auto dello stesso team".

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