"Ogni sport professionale ha dei professionisti che fanno gli arbitri. La F1 è uno degli sport più importanti del mondo, e noi abbiamo ancora dei profani che decidono del destino di persone che investono milioni nella loro carriera. E ci sono sempre discussioni perché non c'è coerenza", queste sono le parole di Gunther Steiner rilasciate dopo il GP di Monaco che hanno causato l'ira della FIA.
L'episodio a cui il team principal fa riferimento è la penalità ricevuta da Hulkenberg dopo un contatto con Logan Sargeant nelle strade del Principato. Il gesto di per sè non è stato nulla di eclatante, un semplice incidente di gara come è comune vedere nel traffico di Montecarlo, ma i commissari hanno deciso comunque di dare 5 secondi al tedesco. Steiner, infuriato per la vicenda, ha criticato poi questa scelta, dicendo che a volte per un'azione simile viene data solo una bandiera bianca e nera e che, ancora una volta, è mancata la coerenza delle valutazioni.
Queste dichiarazioni hanno toccato un nervo scoperto tra gli uomini della FIA, i quali hanno aperto un'inchiesta nei confronti del capo della Haas per "cattiva condotta" e diffamazione. Dopo un incontro tra le parti coinvolte, i giudici presenti a Montemelò hanno attribuito al team principal una reprimenda per l'infrazione del codice 12.2.1.k, il quale fa riferimento alla "cattiva condotta", definita dall'ISC come "l'uso di un linguaggio ... che potrebbe ragionevolmente essere previsto o percepito come offensivo, umiliante o inappropriato". Come dice il documento appena emanato: "Il termine "profani" usato dal sig. Steiner e il suo riferimento ad altri sport che hanno "professionisti" potevano essere, e di fatto sono stati, percepiti come offensivi e, a nostro avviso, lo sono stati ragionevolmente non solo per i Commissari Sportivi di Monaco, ma anche per altro personale della FIA e per molti volontari del motorsport. Tuttavia, i Commissari Sportivi accettano la dichiarazione di Steiner durante l'udienza, secondo cui il suo riferimento alla professionalità era inteso come riferimento a persone che lavorano in un ruolo come professione e non che i Commissari Sportivi agissero in modo non professionale".
Durante l'incontro, il team principal della Haas si è scusato con i presenti, i quali hanno accettato le sue parole. Inoltre, i commissari non hanno preso provvedimenti per le accuse mosse dagli articoli 12.2.1.c e 12.2.1.f, i quali condannano atti lesivi contro la competizione, lo sport automobilistico e a membri e valori della FIA.
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