Due settimane fa la Formula 1 ha fatto tappa nel Principato di Monaco per disputare il GP più glamour dell'anno. Insieme alla categoria maggiore e alla Formula 2, che ormai abitualmente corre lungo le stradine di Monte Carlo, ha fatto la sua prima apparizione sul tracciato storico anche la F3.
Nella categoria quest'anno ritroviamo anche l'italiano Gabriele Minì. Il palermitano classe 2005 si è distinto proprio in questo weekend grazie alla vittoria arrivata nella feature race della domenica. Il giornale Autosprint ha voluto dedicare un articolo proprio al pilota tricolore riportando una sua lunga intervista. Di seguito ve ne riportiamo alcune parti.
Gabriele inizia la sua lunga intervista parlando dei due anni trascorsi in Formula Regional European by Alpine prima di arrivare in Formula 3: "Sono stati due anni particolari. Il primo, quello di apprendistato, mi è stato utile per apprendere tante cose. Poi, certo, nel secondo con la Art dovevo vincere e invece non è successo. Specie nella seconda parte della scorsa stagione ho faticato, perché non siamo riusciti ad adattarci in modo ideale alle piste e ai cambi di temperatura. Chiaro, siamo comunque stati protagonisti, ma non nel modo in cui ci aspettavamo. E così alla fine l'hanno spuntata Dino Beganovic e la Prema. Mi sono dovuto accontentare del secondo posto nella Formula Regional 2022. La verità è che si tratta di categorie promozionali molto complesse. Per esempio, nei test sono riuscito sempre puntualmente a dare il meglio e poi invece nei weekend di gara la situazione cambiava".
Prima di arrivare al weekend di Monte Carlo il palermitano si è concentrato sul suo inizio di stagione: "Posso dire che tutto ha cominciato a funzionare bene fin dall'inizio. È subito arrivata la pole nei test preparatori in Bahrain e poi nella prima gara avrei pure vinto, se non ci fosse stata la penalità. In Australia sono partito terzo e sotto la bandiera a scacchi sono arrivato terzo. Finalmente è quindi arrivato il momento del fine settimana di Monaco dove ho costruito tutto durante le prove".
Parlando invece del venerdì di qualifica dove l'italiano ha rifilato nove decimi a tutti gli avversari Minì ha dichiarato: "Pochi sanno le condizioni in cui è maturato quel giro. In realtà nella sessione precedente avevo accusato problemi elettrici alla vettura tanto che non funzionava una bancata del motore. Questo ha fatto si che in qualifica, all'interno del mio gruppo, mi sia ritrovato a dare tutto con un solo giro lanciato, senza altre possibilità d'appello. È stato lì che ho posto le basi per il successo, stampando un push praticamente al massimo delle possibilità, che non è stato avvicinato da nessuno, né nel mio gruppo, né nell'altro. A Monte Carlo fare una pole del genere vuol dire tanto per l'esito della gara lunga. Nella Sprint invece, per l'inversione di griglia, sono partito dodicesimo e ho concluso undicesimo".
Il campionato di Formula 3 quest'anno tra le sue fila presenta nomi di grande risalto come quello di Dino Beganovic, Paul Aron, Gabriel Bortoleto e Grégoire Saucy. Gabriele ha dichiarato cosa pensa di ognuno di loro dal punto di vista del pilota: "Ho molto rispetto per i miei rivali. Dino è molto, molto bravo in gara, mentre Aron in meglio di sé sembra darlo sul giro secco. Quanto a Bortoleto non è facile da decifrare, ma di sicuro a lui riconosco tanta bravura nel gestire la pressione della gara. Infine parlando di Saucy, come pilota posso dire che è il più completo e questo è spiegabile anche dal fatto che è il più esperto e maturo di tutti, avendo 22 anni".
Spostandosi a parlare di argomenti extra pista il siciliano ha dichiarato che a breve sarà molto impegnato con gli impegni scolastici: "Al di là delle gare di F3 nel giro di poco dovrò sostenere l'esame di maturità e pure quello della patente di guida, quindi di sicuro non mi annoierò. A scuola ho recuperato tutte le materie e farò di tutto per ben comportarmi all'esame. Il 22-23 giugno ci saranno gli scritti e poi gli orali".
Gabriele ha poi aggiunto: "L'idea dopo la maturità è quella di prendermi una pausa dagli studi. Dovrò gestire una pressione non indifferente e molti impegni, dopo che sono entrato a far parte dell'Alpine Academy".
Il giovane pilota è entrato anche da qualche mese all'interno dell'Academy del team Alpine. Queste le sue parole: "La considero una grande svolta all'interno della mia carriera. Uno status che mi dà la possibilità di interagire con il team di F1 Alpine partecipando ai meating e ai debriefing. Cercando di apprendere le dinamiche e le modalità di lavoro. Un'esperienza sulla quale preferisco non dire molto, ma mi limito a dire che la trovo utilissima e affascinante. Ad esempio a Monaco ho seguito dal muretto le comunicazioni con gli ingegneri".
Minì, che condivide lo stesso manager di Leclerc, parlando proprio di Todt ha dichiarato: "Devo tantissimo a Nicolas e mi trovo bene all'interno del mio team, Hitech, il cui boss è Oliver Oakes".
L'italiano ha concluso la sua lunga intervista parlando del giovane connazionale Andrea Kimi Antonelli: "Posso solo dire che vedo molto bene Kimi Antonelli: il pilota è forte e il suo team è okay. Bravi! Compongono una combinazione vincente".
Leggi anche: Ferrari, Vigna cita un proverbio giapponese per risollevare l'umore dopo Barcellona
Leggi anche: Chinchero: «La notizia migliore per la Mercedes è in prospettiva. Ferrari? Il dato più preoccupante...»
Foto copertina twitter.com Foto interna twitter.com