Ora le squadre temono la FIA: il caso McLaren al GP di Canada

Lando Norris è stato autore di un brillante weekend durante il GP del Canada, restando per gran parte della gara nella zona punti. Tuttavia, la classifica finale lo ha visto scivolare in 13esima posizione per via di una penalità di 5 secondi inflitta per comportamento anti sportivo. Il britannico, infatti, durante il regime di Safety Car ha rallentato più del consentito per creare un gap tra lui e Oscar Piastri, e permettere alla sua squadra di fare un doppio pit stop. 

Al termine della competizione, nessun rappresentate dei costruttori di Woking si è esposto in modo eccessivo riguardo a quanto successo: Lando Norris ha semplicemente affermato che secondo lui la penalità non aveva senso, mentre Andrea Stella ha detto che aveva cercato un colloquio con la FIA per chiedere spiegazioni. Tuttavia, subito dopo l'italiano ha fatto un'aggiunta molto significativa, sottolineando che lui non stava criticando gli stewards, ma che cercava solo delle risposte: "Alla fine noi ci fidiamo del loro giudizio, ma anche noi stiamo riguardando il comportamento di Lando perchè siamo stupiti del verdetto".

"Le squadre hanno paura"

Da un lato, il motivo è che le telemetrie parlano chiaro, e se dai dati è emerso che il pilota ha rallentato in modo eccessivo da lì non c'è scampo. Dall'altra parte, il giornalista di Sky Ted Kravitz è sicuro che questo silenzio è dovuto a un avvenimento recente. Durante il GP di Monaco, infatti, Gunther Steiner si era espresso in tono polemico nei confronti dei commissari di gara, chiamandoli con parole non esattamente profane, dopo l'ennesima mancanza di coerenza dimostrata nel giudizio. A seguito di questo, il team principal è stato chiamato dagli organi della FIA per delle scuse pubbliche, e ha ottenuto anche una reprimenda. Per questo motivo, ora le squadre hanno paura a esprimere davanti a tutti i loro pareri. 

"Gunther è stato censurato dalla FIA per averne parlato con dei termini non troppo gentili. McLaren ha imparato da questo, e non volevano dire nulla di antisportivo a loro volta per evitare un'altra penalità. Le squadre adesso hanno il terrore di dire la loro opinione. È giusto questo?

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