Nove gare, nove vittorie: la Red Bull sta dominando la stagione 2023 di Formula 1 grazie ad una vettura - la RB19 - nettamente superiore a tutte le altre in griglia. Merito di Adrian Newey e della la sua squadra di ingegneri, che hanno interpretato alla perfezione il nuovo regolamento aerodinamico introdotto all'inizio del 2022. Merito anche di Max Verstappen, pilota di una velocità incredibile ed affamato come pochi nella storia. Ne ha parlato David Coulthard in un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, durante la quale si è soffermato anche sulla situazione di Sergio Perez all'interno del team di Milton Keynes.
"Lui è eccezionale. Max è un campione del mondo, è totalmente sicuro di sé e altrettanto concreto", ha affermato Coulthard quando gli è stato chiesto un parere su ciò che sta realizzando Verstappen. Poi ha aggiunto: "Sorprendente caso mai è il livello della Red Bull. Il team ha fatto uno straordinario lavoro soprattutto per quanto riguarda la comprensione del nuovo regolamento".
Tornando a Verstappen, Coulthard è convinto che l'olandese abbia già raggiunto il livello di alcune leggende della Formula 1: "Quanto vincerà ancora? Dipenderà dall'auto che avrà in futuro. Ma non sarà il numero di Mondiali o di gare che vincerà a definirlo. Non è l'albo d'oro a stabilire il pilota migliore: la sostanza è che Max è eccezionale, come Hamilton, Senna, Schumacher. È tutta gente che vive in un altro mondo".
Chi, invece, non se la sta passando bene in Red Bull è Sergio Perez, in crisi di risultati dopo un buon inizio di campionato: "È a rischio? Max sfrutta la macchina meglio di lui. Se continuasse ad avere problemi di quel genere sì che rischia. Anche perché seduto in panchina c'è Daniel Ricciardo. Ma se torna a fare GP come all'inizio allora no, non rischia".
Il dominio della Red Bull nell'ultimo hanno ha riportato in auge il discorso sul gap prestazionale tra le scuderie. Alla domanda "In futuro le prestazioni delle squadre si avvicineranno?", lo scozzese ha risposto: "Non così tanto: guardiamo alla F2 e alla F3, dove tutti hanno la stessa auto eppure tra un team e l'altro c'è sempre un gap. Anche se le prestazioni si avvicineranno non significa che avremo sempre vincitori diversi. Già ora le squadre migliori e le ultime sono molto più vicine di com'era ai miei tempi. Poi, certo, c'è sempre la possibilità di migliorare in termini di equilibrio e incertezza".
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