Ricciardo ammette: «Avevo perso l'amore per la Formula 1, non ero sicuro di continuare»
16/07/2023 17:10:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Daniel Ricciardo non ha mai abbandonato il suo tipico sorriso, ma gli ultimi anni sono stati tutto tranne che positivi per l'australiano. A bordo della sua McLaren ci sono stati pochi momenti memorabili anche se, tra questi ultimi, c'è anche la vittoria a sorpresa nel GP di Monza del 2021. Per il resto, la sua vettura era costantemente nelle retrovie, e a volte non tagliava neanche il Q1, mentre il suo compagno riusciva a entrare quasi sempre in zona punti. 

Ai microfoni della Formula 1, l'Honey Badger ha spiegato che si era innescato un circolo vizioso: non si trovava con la vettura, e questo lo portava a essere meno motivato e veloce: "Non ero più innamorato di questo sport, non avevo la sicurezza in me stesso. Quando vuoi essere il migliore nel mondo in qualcosa, hai bisogno di crederci al 100%, e io non lo facevo. Di conseguenza non mi piaceva nemmeno più". Tuttavia, i suoi sentimenti sono cambiati dopo alcuni mesi di pausa e il ritorno alla sua vecchia scuderia. "Ci sono stati molti fattori, ma quando ho visto l'accoglienza della Red Bull ero entusiasta. Dopo un paio di sessioni al simulatore mi sono ritrovato, e sono tornato al vecchio Daniel, innamorato della Formula 1 e pronto a ripartire", ha continuato l'australiano. 

"Mi sono chiesto se davvero volessi continuare"

Ricciardo ammette: «Avevo perso l''amore per la Formula 1, non ero sicuro di continuare»

L'intervista si è poi spostata a come il pilota avesse vissuto gli ultimi mesi del 2022, quando ormai sapeva che il suo percorso con la McLaren stava tornando al termine. "Quando cerchi di ottenere il top, non tutti ce la fanno. Ci sono molte storie tristi, non tutti possono essere l'eroe. Per me era importante restare concentrato e imparare da tutto questo. Non volevo essere in quella posizione, ma cercavo di cercare il lato positivo. E adesso ho capito che tutto quello è successo per un motivo", ha risposto Ricciardo. 

E sono stati proprio i mesi di pausa, accompagnati da attenti momenti di riflessione, che hanno portato l'australiano a trovare la motivazione per scendere in pista ancora, e accettare un contratto con l'Alphatauri per guidare con loro già da settimana prossima. "Ho capito l'importanza del tempo. Sono in Europa ormai da 17 anni, ma non avevo mai avuto il lusso di potermi fermare e riflettere sulla vicenda. Per esempio, a Natale noi abbiamo dei giorni di pausa, ma comunque pensavo sempre alla stagione successiva. Credo che prendere una pausa, soprattutto mentale, mi abbia permesso di ritrovare la fiamma e trovare la motivazione in me. A volte mi ero pure chiesto se davvero era quello che volevo, o se ormai non c'era più il sentimento. Mi sono dato del tempo per pensare, e dopo un paio di mesi volevo tornare in pista", ha detto il pilota. 

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