Nel recente passato abbiamo visto le grandi difficoltà da parte delle moderne monoposto a ruote scoperte di correre in condizioni di pista molto bagnata, sia nella massima categoria che in quelle minori. Non si tratta solo di un problema di aderenza, ma anche della grande quantità d'acqua che i larghi pneumatici con i loro battistrada intagliati riescono a proiettare in aria creando un muro di visibilità a chi sta dietro.
Basta ricordare il recente tragico incidente in Formula Regional a Spa per comprendere l'importanza di risolvere questo problema, o pensare alle tante gare sospese o annullate in questi anni. Adottare dei para spruzzi sembra l'unica ragionevole soluzione, che può far storcere il naso ai puristi delle ruote scoperte, ma si rivela ormai necessaria per motivi soprattutto di sicurezza. Poco sensati anche i paragoni con il passato, perché le monoposto e gli pneumatici sono profondamente differenti.
Poche ore fa la FIA ha pubblicato le immagini di un concept oggetto di studio, che però in alcuni test sembra non sia stato in grado di risolvere completamente il problema del cono d'acqua alzato dalle monoposto.
Si lavora su soluzioni più invasive soprattutto sul retrotreno in cui anche il diffusore delle monoposto ad effetto suolo contribuisce ad espellere la nuvola d'acqua che azzera la visibilità delle vetture che si trovano alle spalle.