Red Bull penalizzata dalla TD018? A Suzuka la risposta
La Red Bull ha visto la propria striscia di vittorie consecutive interrompersi a Singapore, proprio nel primo GP dall'introduzione della TD018. Solo una coincidenza o la RB19 ora è "umana"? A Suzuka si avrà la risposta, intanto analizziamo alcuni dati

18/09/2023 12:30:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Per la prima volta in questa stagione la Red Bull non ha centrato la vittoria di un Gran Premio, e nella stessa circostanza non è neanche salita sul podio. Il tutto è avvenuto nella prima gara dall'introduzione della direttiva tecnica TD018, è solo una coincidenza? Analizziamo insieme alcuni dati per trovare la risposta.

Quel che è certo è che Singapore è una pista un po' a sé stante nel calendario di Formula 1: tante curve (nonostante il nuovo layout), tanta umidità, temperatura e degrado gomme molto alti. Insomma, sicuramente non un weekend facile da affrontare, ma considerate le prestazioni della RB19 durante tutta la stagione ci si aspettava un'altra vittoria per il team austriaco.

E invece la Red Bull è stata in difficoltà sin dal venerdì, non riuscendo a entrare nel Q3 con entrambi i piloti. In gara c'è stata una piccola rimonta da parte di Verstappen e Pérez, che hanno concluso rispettivamente 5° e 8°. Sicuramente non abbastanza, visto lo standard di questa stagione.

A Singapore la RB19 non è mai apparsa la vettura più veloce in pista nel corso del weekend, una situazione totalmente anomala. Una situazione che si verifica proprio nel primo Gran Premio dall'introduzione della direttiva tecnica TD018.

Quest'ultima non ha fatto altro che chiarire alcune zone grigie del regolamento sulla flessibilità di alcuni elementi aerodinamici (ala anteriore e posteriore con relativi supporti e bordo d'uscita del fondo). Le voci dal paddock suggeriscono che proprio la Red Bull fosse riuscita a trovare qualcosa nel regolamento per sfruttare la flessione di queste parti, così come un particolare modofica dinamica alla geometrie delle sospensioni.

Sempre secondo i rumors, diverse squadre avrebbero dovuto sistemare le proprie vetture per fare in modo che siano regolari, e chissà che la Red Bull non sia tra queste. 

Singapore, come già detto, è una pista a sé stante, ma può questo giustificare una perdita netta sui rivali di quasi 1 secondo? Ebbene sì, il team austriaco ha perso 1 secondo di prestazione rispetto alla concorrenza, almeno in qualifica. La Red Bull era abituata a essere almeno 2/3 decimi più veloce dei rivali, e invece si è ritrovata a centro gruppo, a 9 decimi dalla testa.

Forse il GP appena trascorso è stato solo un episodio e la Red Bull tornerà a essere quella che conosciamo nelle prossime gare, oppure la TD018 ha condizionato pesantemente le prestazioni della RB19, che ora si trova dietro o quantomeno alla pari con Ferrari, Mercedes e McLaren. O meglio, piuttosto che influenzare le prestazioni, ha inciso sulla messa a punto della vettura.

Red Bull penalizzata dalla TD018? A Suzuka la risposta

La flessibilità delle parti della vettura che ora deve essere drasticamente ridotta, come ad esempio il pilone dell'ala posteriore, conferiva alla squadra di avere un set-up più che funzionasse in una finestra più ampia.

Un set-up che riusciva a ottenere il tempo sul giro al primo tentativo in pista, senza problemi di guidabilità. Adesso, invece, sembra che Red Bull sia costretta a trovare un compromesso, dettato dalla nuova direttiva, per tornare ad avere prestazione in tutti gli scenari.

Per questo Suzuka diventa una tappa determinante, non di certo per l'esito di questo mondiale, ma sicuramente per il futuro della Formula 1: se la Red Bull dovesse faticare anche solo per ottenere una vittoria in Giappone, allora la direttiva avrà sicuramente avuto i suoi effetti.

Sulla carta, infatti, il circuito giapponese dovrebbe esaltare le caratteristiche della RB19 che siamo abituati a conoscere. Presenta una sequenza di curve veloci, due lunghi rettilinei, ma anche curve lente e di media velocità. Insomma, è una pista molto indicativa, per caratteristiche molto simile a Silverstone.

Nel caso in cui il team austriaco dovesse faticare per vincere la corsa, o addirittura essere fuori dalla lotta per il podio, vorrà dire che dopo questa direttiva la RB19 è "umana".

Nel caso contrario, invece, che vede una Red Bull tornare a dominare in lungo e in largo, Singapore sarà stata solo una battuta d'arresto nel cammino verso il doppio titolo mondiale.

Tutti i tifosi e le squadre aspettano con ansia la risposta per conoscere il futuro della Formula 1.

 

 

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