Massa: «È vero, mi hanno chiesto di non presentarmi nel paddock quest'anno»
05/10/2023 10:30:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Negli ultimi mesi Felipe Massa ha catturato l'attenzione dei media per il caso del crashgate di Singapore 2008. La scintilla che ha acceso l'incendio è stata un'intervista a Bernie Ecclestone, il quale ha ammesso di essere a conoscenza della macchinazione, ma che non ha fatto nulla per ribaltare il risultato affinchè il nome della Formula 1 non venisse infangato. Al brasiliano, quindi, è tornato il desiderio di appellarsi al tribunale sportivo, soprattutto per chiedere giustizia dopo la lesione al suo onore. 

A dargli supporto c'è anche il tifo italiano, che vorrebbe un nuovo titolo aggiunto alla bacheca della Ferrari. Tuttavia, quello che potrebbe essere solo supporto rischia di diventare un caso più ampio. Per esempio, durante il GP d'Italia è spuntato sulle tribune uno striscione che recitava "Massa campione del mondo 2008", che è stato poi rimosso dopo una richiesta ufficiale. Lo stesso brasiliano ha commentato l'accaduto ad Autosprint, dicendo: "Guarda, posso assicurarti che per me dapprima è stato molto bello vedere quello striscione a Monza, frutto della passione di tifosi che mi hanno sempre seguito e appoggiato sin dai tempi in cui correvo per la Ferrari, dall'inizio alla fine, compreso oggi. Ed è stupendo notare che tutto questo ancora permane. Nello stesso tempo, per me è molto duro pensare a quello che è successo poi, ossia al fatto che lo striscione è stato rimosso. Ma alla fine i miei supporter possono stare comunque certi che io andrò avanti anche per loro. Vedi, a quanto pare tutti gli amanti della Rossa sognano il 16esimo titolo Piloti per un conduttore di Maranello, ma la verità è che quel mondiale lo hanno già, lo abbiamo già vinto nel 2008. È già nostro, basta solo farselo ridare. E noi, te lo assicuro, andremo avanti sino alla fine". 

"Mi hanno chiesto di restare a casa, ma a Briatore no"

Massa: «È vero, mi hanno chiesto di non presentarmi nel paddock quest''anno»

In particolare, dopo che lo scandalo è tornato alla ribalta, alcune voci affermavano che a Massa era stato chiesto di non presentarsi nel paddock per evitare scalpore. La notizia si è rivelata vera, come ha ammesso lo stesso ex pilota, che ha visto limitato anche il suo ruolo come ambasciatore dello sport. "Mi hanno chiesto di restare a casa, è vero, dicendo che in un momento come questo, con la situazione che si è creata, forse era meglio così. Ma, statene certi tutti, questo non diminuirà né muterà la forza che io metterò nella lotta. Certo, io sto a casa, adesso, ma posso dire di avere a disposizione una squadra di avvocati molto grande e competitiva. La quale è al lavoro specificatamente per riportare a casa il titolo e la coppa di campione del mondo 2008, che ci hanno tolto indebitamente", ha rivelato il brasiliano. 

Tuttavia, nell'intervista è stato toccato un punto dolente: mentre lui è stato radiato, Flavio Briatore è sempre il benvenuto, accolto a braccia aperte. Ed è proprio su questo tema scottante che l'ex Ferrarista ha voluto non rispondere. Spostandosi poi ad argomenti più positivi, il pilota ha espresso i desideri nella sua battaglia legale: "Io spero che la Ferrari sarà con me, al mio fianco. Dovrebbe farlo. In fondo questo titolo 2008 è loro quanto mio, lo abbiamo ottenuto in pista correndo insieme, dalla stessa parte. Ottenendo, lo ribadisco, legittimamente il 16esimo mondiale Piloti della Ferrari. Io non penso agli aspetti materiali, ho una sola cosa in mente. Il mio unico, vero target è vedermi restituito il campionato del mondo Piloti 2008".

Foto copertina x.com

Foto interna x.com

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