Ferrari: perché il problema sulla vettura di Sainz è stato scoperto troppo tardi. Il retroscena
10/10/2023 08:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Gli uomini della Scuderia Ferrari ne erano consapevoli sin dalla vigilia, in virtù dei risultati raccolti e delle caratteristiche della pista, che il GP del Qatar sarebbe stato difficile e di sofferenza per la SF-23, da correre sulla difensiva e con l'obiettivo di minimizzare i danni in classifica costruttori dalla Mercedes. Una previsione poco rosea che, stante quanto visto a Losail, si è rivelata assai fondata visto che nella tre giorni qatariota, dalla qualifica sino alla gara, i due alfieri del Cavallino hanno faticato non poco nel far funzionare la SF-23, mai perfomante, e le coperture Pirelli, accusando gap importanti, oltre che dalla straordinaria Red Bull, anche dalla Mercedes e dalla McLaren.

Una gara priva di acuti per il Cavallino che, per Carlos Sainz, è stata ancor più difficile e negativa. Di fatto il pilota spagnolo, a causa di un problema di alimentazione della sua SF-23 riscontrato solamente un'ora prima del via, non è riuscito neppure a prendere parte al GP del Qatar. Una delusione cocente per lui e per il team. Un problema, di fatto non risolvibile, che i meccanici della rossa hanno riscontrato solamente ad un'ora dal via del GP e tentato in ogni modo di risolvere, come riportato da "Motorsport.com".

"A un'ora dal via del GP del Qatar la Ferrari si è trovata ad affrontare una situazione caotica, che l'ha costretta [...] a rimanere mestamente ai box con la SF-23 di Carlos Sainz. Sulla macchina del madrileno, a poco più di un'ora dal via, è stata trovata una perdita di carburante che ha costretto i meccanici a sollevarla per cercare di sistemare il guasto".

Un problema non risolvibile a causa delle tempistiche davvero ristrette (60 minuti prima del via) che, di fatto, non hanno permesso di cambiare la power unit, unico vero rimedio per risolvere il problema. Tempistiche strette, figlie della scelta dei team di imbarcare il carburante in vettura il più tardi possibile per non farne innalzare la temperatura, con conseguente evaporazione e perdita delle sue caratteristiche ottimali.

"Il poco tempo e la natura del problema hanno impedito a Sainz di prendere il via della gara [...]. Il guasto sulla SF-23 di Sainz è stato scoperto a poco più di un'ora dal via della gara perché la Ferrari - così come altri team - sceglie di mettere la benzina il più tardi possibile nel serbatoio per evitare di farla vaporizzare e perdere anche solo in parte le sue caratteristiche. Questo avviene quando le temperature sono molto alte, proprio come nel fine settimana appena trascorso. [...] Con la benzina immessa poche decine di minuti prima della partenza per evitare la vaporizzazione, il guasto è stato trovato tardi. Troppo tardi per essere aggiustato e permettere all'iberico di prendere il via del 18esimo appuntamento della stagione".

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Foto copertina media.ferrari.com


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