Tramite le colonne del sito ufficiale di SkySportF1, Mara Sangiorgio ha analizzato le principali vicende del weekend negli Stati Uniti d'America soffermandosi in modo particolare sul rendimento della Ferrari.
"Da una pole a una squalifica, passando anche da un’occasione sprecata da podio. Il fine settimana di Charles Leclerc in Texas si è trasformato in un incubo, persino di sofferenza, considerando anche un problema a un dente che lo ha disturbato non poco", esordisce la giornalista.
Il monegasco (così come Hamilton) è stato squalificato a margine della gara a causa di una irregolarità al fondo della sua vettura, perdendo il sesto posto ottenuto sulla pista. "Dopo la batosta del Qatar, il fine settimana texano doveva essere un po’ una rivincita per la Rossa, ma il bilancio finale è da bicchiere mezzo vuoto. Anche se con la squalifica di Hamilton a guadagnarci è stato Carlos Sainz, che per la terza volta nella sua carriera festeggia un terzo posto non sul podio ma a casse ormai chiuse e macchine imballate. E nella classifica costruttori la Ferrari riguadagna qualche punticino su Mercedes", sottolinea Sangiorgio.
Secondo la giornalista, al netto della ritrovata velocità della SF-23 sul giro secco, ci sono diversi aspetti che penalizzano pesantemente la Ferrari: "A Maranello il weekend con la Sprint era stato preparato bene e infatti la nota positiva rimane la competitività in qualifica, che mancava da un po’. Il grande ostacolo di questa Rossa rimane la gara, soprattutto nelle prime fasi. Non è solo una questione di gomme e degrado. Con carico di benzina la SF-23 fa fatica e anche in Texas l’inizio è stato devastante per entrambi i ferraristi".
Infine Sangiorgio conclude la sua analisi facendo un'amara considerazione in vista del prossimi futuro: "In queste condizioni lottare per le posizioni di vertice diventa difficile e infatti anche ad Austin la Ferrari si è dimostrata quarta forza. Per tenere vivo almeno l’obiettivo secondo posto nei costruttori servirà ben altro".
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