In modo quasi inaspettato, la Ferrari ha monopolizzato la prima fila del GP del Messico. Charles Leclerc ha ancora una volta fatto la sua magia, portando la SF-23 in cima alla lista dei tempi, seguito da Carlos Sainz. A nulla sono valsi gli attacchi di Verstappen, che partirà terzo e potrà godere della lunga scia in rettilineo. A fare clamore, però, è la prestazione di Daniel Ricciardo, che ha chiuso al quarto posto. La griglia finale, però, è sospesa, date le molte investigazioni presenti.
Allo scattare dei semafori, le squadre hanno differenziato il lavoro: Ferrari, McLaren e Mercedes hanno deciso di scendere in pista con gomma media, mentre tutti gli altri portavano la soft. Tuttavia, il team di Woking faticava in modo vistoso, tanto da richiamare i suoi piloti per montare il compound più morbido. Nel primo giro spinto, però, Lando Norris ha avuto una piccola sbavatura e ha deciso di abortire il giro. Questa decisione gli è costata cara, dato che una bandiera gialla nel primo settore, esposta per un'uscita di pista di Fernando Alonso, non gli ha permesso di migliorarsi, e il britannico ha chiuso in diciannovesa posizione. Insieme a lui sono stati eliminati nel Q1 Sargeant, Stroll, Magnussen e Ocon.
La prima fase della qualifica si è chiusa anche con una lunga serie di investigazioni: alcune dovute al regime di bandiera gialla, altre per impeding. Seguendo il precedente di Singapore, infatti, Verstappen, Russell e Gasly si sono fermati all'uscita della pitlane. In quell'occasione, l'olandese non era stato penalizzato, e adesso si attende il verdetto degli stewards.
In Q2, invece, è stato da cuore in gola per i tifosi della Rossa. I piloti, infatti, sono scesi in pista con una gomma usata, e i loro tempi non sono stati dei migliori. Quando poi hanno montato degli pneumatici nuovi, la pista non era in condizione di migliorarsi come aveva fatto prima, e la line up di Maranello ha limato solo pochi centesimi. In particolar modo è stato Carlos Sainz a faticare, che poi ha passato il taglio per 58 millesimi. A colpire c'è stato anche Daniel Ricciardo, che già aveva fatto capolino nella sessione precedente, ma qui ha mostrato che il suo non era stato un fuoco fatuo, chiudendo in quarta posizione, anche grazie alla scia del compagno di squadra. Gli eliminati sono stati Gasly, Hulkenberg, Alonso, Albon e Tsunoda. Il thailandese della Williams aveva fatto un ottimo giro che valeva il nono posto, ma ha poi perso il tempo per via dei track limits.
Negli ultimi dieci minuti è poi successo l'impensabile. La Red Bull, infatti, sicura di avere la pole in mano, è scesa per prima, e Verstappen ha acceso la linea dei tempi come suo consueto. Dietro, però, arrivavano i Ferraristi di gran lena e, settore dopo settore, hanno conquistato la prima fila. Prima è stato il turno di Sainz, che ha chiuso in 1:17.233, ma dopo di lui Leclerc ha dato il massimo per far segnare il 1:17.166. Ottimo anche il tempo di Ricciardo: 1:17.382. Dopo la breve sosta ai box si sono rilanciati tutti, ma le posizioni al vertice non sono cambiate. Solo i due Mercedes hanno migliorato il loro piazzamento: Hamilton partirà sesto e Russell ottavo, senza contare le possibili penalità.
Tabella completa dei tempi delle Qualifiche del GP Stati Uniti 2023