Il campione del mondo in carica Max Verstappen non si è detto molto felice da quello che ha potuto vedere finora a Vegas. Il primo Gran Premio di Las Vegas si svolgerà questo fine settimana su un nuovissimo circuito cittadino che include una corsa lungo la famosissima Strip. Tuttavia, Verstappen ha dichiarato di non essere rimasto impressionato dal tracciato, definendolo "non molto interessante". Di seguito vi riportiamo le sue parole.
Come riportato da racefans.com, Max Verstappen ha dichiarato: "Non ci sono molte curve, ad essere onesti. Probabilmente dipenderà anche dal grado di aderenza. Non sembra che ce ne sia molta, ma seguiremo il flusso. Non credo che il tracciato sia molto eccitante, ma penso che naturalmente già per me un qualsiasi circuito cittadino non sia molto entusiasmante, soprattutto con queste nuove auto. Sono troppo pesanti. Specialmente quando c'è poca aderenza, questo non aiuta".
Il pilota Red Bull ha poi aggiunto: "Naturalmente lo scenario sarà fantastico, guidando attraverso la Strip. Ma il tracciato in sé non è il più emozionante. Un'auto di F1 è molto più divertente con molte curve ad alta velocità e credo che durante il giro non ci siano molte curve di questo tipo. Austin è fantastica, sia in gara che in qualifica, Suzuka pure, così come Spa. Ci sono abbastanza piste che possono essere fantastiche. Qui invece non ci sono molte curve. Bisognerà prendere un po' di ritmo e capire un po' tutti i possibili scenari che possono verificarsi, a livello di assetto e di bilanciamento".
L'olandese ha poi concluso il suo intervento dicendo: "Credo che la cosa più importante sia stata imparare la pista. Abbiamo provato alcune cose in termini di assetto, ma quando non si sa quanta aderenza troveremo, non si può scendere nei dettagli per fare un paragone con altre piste dove si sa più o meno il livello di grip che potresti trovare, e nonostante tutto, anche lì è difficile azzeccare l'assetto corretto. Quindi si è trattato solo di fare un po' di congetture. Ci si prepara a determinati scenari, come un'aderenza maggiore, una minore, un'aderenza media e, una volta in pista, si capisce meglio come ci si sente e cosa si deve cambiare".
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