Ferrari, Sainz attacca i team rivali: «Hanno spinto per la mia penalità. Deluso dallo sport»
18/11/2023 14:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

L'avvio del weekend GP di Las Vegas è stato, per la Scuderia Ferrari, a due facce. Da una parte c'è il brutto inizio vissuto da Carlos Sainz che, durante le FP1, ha danneggiato la sua SF-23 a causa di un passaggio su un tombino sulla Strip di Las Vegas il quale, sollevandosi, ha provocato la rottura del telaio, della batteria e delle lesioni alla power unit della rossa numero 55 (e la conseguente sostituzione dei primi due elementi).

Una sostituzione per cui la Ferrari ha chiesto agli steward una deroga, cambiando la parte senza incorrere in penalità a causa delle circostanze sfortunate (e senza colpe) con cui si è verificato l'episodio. Sforzi che, per quanto importanti, sono stati vani visto che la richiesta del team italiano non è stata accolta dalla FIA, e a Sainz è stata inflitta una controversa penalità di 10 posti in griglia per l'istallazione della quarta batteria.

Una penalità che, dati alla mano, ha rovinato la bella qualifica di cui il pilota spagnolo, così come l'intera Scuderia, si è reso protagonista piazzando la sua SF-23 al secondo posto, alle spalle del compagno di squadra Charles Leclerc. Un secondo posto che, date le decisioni del consiglio dei commissari, diventerà una dodicesima piazza in griglia.
Una penalità che ha causato evidente frustrazione nel madrileno che, al termine delle qualifiche, ha espresso tutta lansua amarezza verso la FIA.

"C'era chiaramente un problema di sicurezza in pista. Quel problema ha distrutto la mia macchina. I miei meccanici hanno investito cinque ore per rimettere insieme l'auto. Oltre a ciò, riceviamo una penalità di 10 posizioni in griglia per qualcosa per cui non possiamo fare nulla. Sono semplicemente deluso. Allo stesso tempo, non sono sorpreso. Sono sorpreso che l'organo di governo non abbia il potere, in casi di forza maggiore, di intervenire su tipo di situazioni in cui è chiaro che si tratta di qualcosa completamente fuori dal controllo della team o del pilota".

Una decisione, secondo Carlos, figlia delle pressioni subite dalla FIA da parte di altri team che, in caso di deroga, avrebbero presentato reclamo. Una pressione che, pur senza fare nomi, secondo il ferrarista giunge da una squadra in lotta con il Cavallino nel mondiale costruttori...

"Mi aspettavo di più dallo sport in questa situazione. Sicuramente ci saranno team rivali che spingono per ottenere una penalità. Ci sono troppi soldi coinvolti nella posizione finale nella classifica costruttori o altro perché una squadra non minacci di richiedere una penalità. Allo stesso tempo, come detto, non sono sorpreso. Sono estremamente deluso e onestamente molto arrabbiato per tutta la situazione, per lo sport.  Sconvolto, penso che sia la parola giusta e di cattivo umore perché mi aspettavo di più da questo sport".

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Foto copertina media.ferrari.com


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