Terruzzi: «Charles Leclerc meriterebbe di più»
21/11/2023 19:00:00 Tempo di lettura: 6 minuti

A Las Vegas, dove lo scorso weekend è andato in scena il ventunesimo Gran Premio stagionale, Charles Leclerc ha dato l'ennesima dimostrazione del suo talento ottenendo una straordinaria Pole Position e un podio dal sapore speciale.

Il monegasco, infatti, ha tagliato il traguardo al secondo posto grazie ad una staccata clamorosa che gli ha consetito di superare Sergio Perez durante l’ultimo giro. La manovra ha mandato letteralmente in visibilio milioni di tifosi del Cavallino e lo stesso box della Rossa, nonché dato modo a parecchi di lasciarsi andare ad alcune riflessioni. Ad esempio, Giorgo Terruzzi ha dedicato un lungo focus al numero 16 del team di Maranello, soffermandosi sulle sue ambizioni, sui suoi sentimenti e sul rapporto che lo lega alla Scuderia. Ne è venuta fuori l'immagine di un Predestinato alla costante ricerca di una consacrazione che non è dato sapersi se arriverà. Condizione tanto incerta da mettere a repentaglio il matrimonio con la squadra del suo cuore.

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"Charles Leclerc, a suo modo, ha conquistato Las Vegas, ha ritrovato un sorriso pieno, ha riportato a galla uno smalto che conosciamo e che talvolta dimentichiamo, accompagnandolo in mezzo ai guai che accompagnano lui. Ma sì, non ha mollato mai, recuperando la piazza d'onore nel finale con un colpo di reni che vale manifesto della determinazione. Rassegnato mai, nonostante una spallata di Verstappen che avrebbe meritato ben più di cinque secondi di penalità. Forse non c'era verso di vincere comunque, pur dentro una gara favorevole alla Ferrari, molto meno complicata sul fronte gommistico", scrive Terruzzi su Autosprint ripercorrendo quanto si è visto nella domenica di Formula 1 in Nevada.

Una domenica in cui Leclerc non si è mai arreso, finendo per ottenere un piazzamento prezioso nella corsa al secondo posto della classifica costruttori, ma soprattutto "a ridare morale ad un ragazzo reduce da un'annata strapiena di giornate amare, di frustrazioni, di chiacchiere attorno al suo rapporto con il Cavallino, al suo futuro in rosso", afferma il giornalista. Che poi sottolinea: "Guidare in condizione di inferiorità logora soprattutto chi ha la stoffa e il talento per stare davanti in pianta stabile. Quale è stato, qual è, il viaggio interiore di questo ragazzo da amore a prima vista non lo sappiamo, pur interpretando continuamente i suoi sguardi, i suoi sospiri, le sue note altissime o basse. Di certo, un campione attraversato da molte ombre quest'anno, connesse proprio da una constatazione semplice: con questa macchina era impossibile, è ancora impossibile puntare al titolo Mondiale, traguardo che Charles, giustamente, considera alla portata. Da un pezzo peraltro, mentre il suo compagno di giochi, Verstappen, di titoli ne ha già portati a casa tre".

Anche quest'anno, Leclerc si è contraddistinto per l'ottimo rendimento in qualifica, mettendo svariate volte la SF-23 al primo posto. "Ma questi acuti non bastano, non gli bastano, diventano talvolta dei pesi da smaltire a fatica dentro gare spesso un po' storte, durante le quali trova motivi ulteriori di insoddisfazione se pensiamo ai momenti in cui le decisioni del muretto l'hanno visto in tardivo disaccordo", osserva Terruzzi.

Il giornalista ritiene che il monegasco "sarebbe perfetto per far sbocciare un amore epocale, per conquistare l'intera platea. Un ragazzo dotato di forza e grazia sopra la macchina più prestigiosa, amata e attesa, lanciati entrambi alla conqusita del mondo. È un sogno formidabile e comprensibile ma anche un miraggio che, a lungo andare, logora, disillide. Tocca insistere, tocca stare insieme, in attesa di qualche colpo di genio covato a Maranello. Ma ribadire la forza di un legame, si trasforma in una notizia talmente scontata e trita da sdoganare ogni genere di dubbio, di illazione. Inevitabile, trattandosi di lui, della Ferrari, due forze più penalizzate dallo strapotere Red Bull, più sotto pressione causa impazienze che risuonano dentro e fuori la Ferrari. Anche questo, è evidente, fa parte del destino di Charles, il cui valore viene ribadito periodicamente per poi essere trattato come un patrimonio confinato in un ambito infelice".

Matrimonio tormentato da una sensazione

"Dubbi? Poca roba. Leclerc impiega un attimo, una manciata di decimi per estinguerli. Ma non basta. A lui, certamente; a chi - come lui - aspetta qualcosa di meglio, di più. Eppure, un matrimonio destinato a durare, con dentro le straordinarie potenzialità agonistiche e mediatiche della coppia e, nel contempo, la sensazione che debba arrivare disperatamente, urgentemente, un premio più ambito per fare in modo che questa unione mantenga la magnifica promessa che l'ha generata", conclude Terruzzi.

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