GP di Abu Dhabi - La rassegna stampa: lode a Max e Leclerc eroico. Sainz nella nebbia
27/11/2023 18:00:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Sono finite anche le parole per raccontare il GP di Abu Dhabi senza ricadere in stereotipi. Il tracciato arabo, infatti, è stato l'immagine di quanto accaduto per tutto l'anno, con Verstappen in fuga, Leclerc che cerca di fare miracoli in un mezzo limitato, una Mercedes altalenante e la McLaren in riscossa. È difficile anche fare previsioni per la prossima stagione, se per la certezza che la Red Bull godrà di un grande vantaggio e, dando comunque onore al merito, è innegabile la speranza che qualcuno dei rivali si possa fare avanti per proporre una vera sfida. 

Nella domenica ricca di sport appena vissuta, in cui si è passati dalla Formula 1 alla MotoGp, fino alla Coppa Davis, i giornali hanno avuto modo di mettere in secondo piano il calcio per tessere le lodi di Verstappen e Leclerc. "Era il sogno di Charles Leclerc consegnare alla Ferrari il secondo posto nel Mondiale costruttori, piccola consolazione in un’annata stradominata dalla Red Bull. Ma non gli bastava piazzarsi secondo, aveva bisogno che qualcuno si mettesse fra lui e l’inglese della Mercedes, per colmare il divario di 4 punti dal team d’argento. [...] La lista delle occasioni perse quest’anno dalla Ferrari è lunga. È sufficiente ricordare la mancata partenza di Carlos Sainz in Qatar per una perdita dal serbatoio e il blocco elettronico di power unit e cambio costato l’uscita di pista di Leclerc in Brasile nel giro di ricognizione. Ma si potrebbe riavvolgere il filo cominciando dalla prima corsa in Bahrain per trovare innumerevoli episodi in cui la rossa ha lasciato punti per strada. L’affidabilità è stata uno dei problemi. La carenza di carico aerodinamico e di bilanciamento hanno afflitto la SF- 23 portando a un degrado eccessivo degli pneumatici sulla maggior parte dei circuiti. E il "remote garage" di Maranello ha spesso fallito nel compito di coadiuvare gli uomini al muretto con le strategie migliori. Nella lotta finale è mancato l'apporto di Sainz, il vincitore di Singapore, incappato in un weekend nero. Lo spagnolo è stato eliminato in Q1, complice un ritardo nell'uscita dai box, e ieri ha remato sempre nelle retrovie per la scelta sbagliata di partire con le gomme dure", ha scritto Luigi Perna sulla Gazzetta dello Sport.

"Abu Dhabi 2010, chi se la dimentica? Abu Dhabi 2021, da infarto. Abu Dhabi 2023 già evapora: ci pare di ricordare che ieri Verstappen abbia fatto il Verstappen, che la Ferrari abbia chiuso solo terza nel Mondiale (per la presidenza: seconda dei perdenti) e che l'unico vero sorpasso della gara abbia determinato una penalità. Proviamo comunque un senso di gratitudine nei confronti di Charles Leclerc, che almeno ha tentato di inventarsi qualcosa di brillante in testa e in coda al GP di Abu Dhabi. Una strambata, uno scatto, un tentativo di veronica: bravissimo. E che gli sia andata male diventa persino trascurabile. Vederlo saltare due volte alla gola di Verstappen nelle primissime curve, affondando l'attacco sia pur vanamente, è stato un sollievo, come una promessa di felicità. E vederlo poi ragionare nel finale con la classifica in testa, decidendo di lasciarsi superare da Perez in modo che questi, una volta penalizzato, chiudesse davanti a George Russell e tenesse la Mercedes terza dietro la Ferrari, è stata una sorpresa. Neanche dal muretto lo avevano davvero capito, visto che il suo ingegnere Xavi Marcos gli comunicava i tempi sul giro e Charles insisteva: «Dammi i distacchi!». Ma Charles da solo non è bastato per fronteggiare Russell e Hamilton, pure lui a punti (nono). È mancato infatti Carlos Sainz, che dopo il botto del venerdì e la mediocre qualifica, partito sedicesimo non è mai stato in gara per la zona punti. Quindicesimo, s'è ritirato", si legge invece sul Corriere dello Sport, per mano di Fulvio Solms.

 

 

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