Si è parlato di un possibile ritorno in pista di Sebastian Vettel nel 2024, nella categoria WEC. Il suo nome si aggiungerebbe a una lista di piloti illustri, ma sembra improbabile che il tedesco torni a correre il prossimo anno.
Sulla griglia 2024 del WEC, infatti, figurano i nomi di Mick Schumacher e Robert Kubica (ex piloti di Formula 1), ma anche quello di Valentino Rossi (9 volte campione del mondo di MotoGP), solo per citarne alcuni.
Il team Porsche JOTA sembrava essere il posto giusto per il quattro volte campione del mondo di F1, ma il capo della squadra Dieter Gass ha affermato: "Abbiamo avuto dei contatti, ma per diverse ragioni, come il fatto che il veicolo si trovava all'estero, che bisognava dare un preavviso di 30 giorni per i test e anche a causa dei piani personali di Sebastian, non è stato possibile effettuare un test con la nostra Porsche".
Le otto gare del WEC, la preparazione e i test possono richiedere molto tempo. Non sorprende, quindi, che Vettel abbia scelto di dedicarsi alla famiglia. Dopo aver lasciato la Formula 1, aveva già dichiarato di voler trascorrere più tempo con loro.
Sebastian Vettel saluta la F1, 20 novembre 2022, GP di Abu Dhabi
Gass ha voluto, però, sottolineare che la porta rimane aperta per Vettel: "Restiamo interessati a lavorare con lui e a continuare le conversazioni in qualsiasi momento, anche per quanto riguarda il 2025".
Lo stesso Vettel rimane cauto sui suoi piani per i prossimi anni. "Ci sono state delle conversazioni, perché ovviamente mi hanno posto diverse domande, ma non c'è ancora nulla di concreto", ha detto il tedesco.
È soddisfatto di come stanno andando le cose, ma non esclude un ritorno: "Naturalmente potrebbe sempre accadere di nuovo, perché [correre] è qualcosa che mi manca e quando sono vicino a una pista, ovviamente lo sento. Non è facile e alla fine ci si morde i denti".
Uno dei punti critici per Vettel nel Motorsport è la mancanza di sostenibilità. Tuttavia, afferma che questo non gli impedirebbe di tornare: "Il Motorsport non è ancora sostenibile. Molte cose che facciamo non sono ancora sostenibili".
"La risposta [a questo] non può essere l'astinenza totale [dalle corse], non sarà così. In questo senso è la mia passione, l'ho scoperta da bambino", ha concluso.
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