Dati alla mano, la stagione 2023 del team Red Bull è stata di assoluto dominio, in cui la squadra di Milton Keynes ha vinto ben, 21 gare su 22 disputate e conquistato, con relativa facilità sia il titolo mondiale piloti, con Max Verstappen, che quello costruttori, mostrandosi inarrivabile per tutti. Un domino possibile grazie alla straordinaria RB19, evoluzione del già vincente modello precedente che, per tutto il campionato è stata sotto la lente di ingrandimento dei rivali, concentrati a capire quale fosse il segreto di una macchina così buona, e prestazionale.
Segreto che in Red Bull hanno individuato in una zona che, a primo impatto a pochi verrebbe alla mente: il peso. A farlo ci ha pensato, come scritto da "Motorsport.com", il team principal del team anglo-austriaco, Christian Horner. Il manager austriaco, infatti, ha spiegato che sulla RB19 sono state riportate un gran numero di componenti del modello precedente, rendendo di conseguenza la riduzione di peso la miglioria più importante, eliminando di fatto il vero handicap del team nel 2022.
"Quello che devi ricordare è che con la RB19 c'erano un gran numero di componenti che provenivano dalla RB18: cambio, una grande percentuale delle sospensioni e metà del telaio. È stato effettivamente un taglio e una chiusura per quest'anno. La cosa più significativa che siamo riusciti ad affrontare è stato il peso. Eravamo in ritardo nel passare alle nuove regole nel 2021, a causa della lotta per il campionato l'anno precedente che l'auto nel 2022 era un po' grossa. Così, siamo riusciti a togliere 20 chili dall'auto in arrivo quest'anno, e a sistemare imperfezioni. Ma c'erano moltissime parti riportate e alcuni componenti hanno vinto, nel caso di Max, 19 gare quest'anno e 15 l'anno scorso: 34 gare."
Il boss Red Bull ha poi spiegato che la riduzione del peso sia stato il passo decisivo nel miglioramento tra la RB18 e la RB19, ed ha affermato che questo snellimento ha riguardato tutte le aree.
"Era un po' ovunque. Non c'era un'area specifica in cui si poteva ridurre il peso. Si trattava solo di guadagni marginali in tutte le aree. Penso che questa sia stata la differenza fondamentale tra l'auto del 2022 e quella del 2023. Abbiamo portato quel deficit per una grande percentuale del 2022".
Un dimagrimento che ha portato la RB19 ad essere una monoposto praticamente perfetta e capace di vincere tutte le gare tranne una, a Singapore. Un GP caratterizzato da un calo di rendimento della monoposto che, a stagione finita, è stato spiegato dal numero uno della squadra dell'energy drink, sottolineando come i tecnici fossero finiti sulla strada sbagliata nelle prove libere a causa previsioni errate del simulatore.
"Penso che quella gara riporti tutto in realtà, che molto spesso abbiamo fatto sembrare facile vincere quest'anno. Vincere non è mai facile. Penso che quella gara abbia fatto capire che se si manca l'obiettivo, i margini sono piccoli. Per quanto riguarda l'assetto, siamo arrivati con un assetto che i nostri strumenti di simulazione, e semplicemente non ha funzionato. In gara il ritmo è tornato. Ma penso che se avessimo saputo quello che abbiamo capito dopo l’evento, saremmo stati in una posizione molto più competitiva”
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