Ferrari, Domenicali: «Mondiale? Spero il prima possibile»

Stefano Domenicali, CEO del Formula One Group, è stato protagonista di un intervento nella trasmissione radiofonica di Radio Rai “La politica nel pallone”, in cui ha confermato di essere ancora tifoso della Ferrari.

La carriera di Domenicali

Domenicali iniziò la sua carriera in Ferrari nel 1991, lavorando nel comparto amministrativo dell'azienda, dove gestì i rapporti interni con la Fiat.

Si occupò, successivamente, della Squadra Corse; mentre nel 1995 divenne capo del personale della Gestione Sportiva fino al termine del '96, quando passò al ruolo di Team Manager.

Dal 2002 al 2007 fu direttore sportivo, prima di ricoprire, dal 1º gennaio 2008, il ruolo di Team Principal della Scuderia Ferrari; andando a sostituire Jean Todt, nel frattempo promosso alla carica di amministratore delegato.

Jean Todt (sinistra) e Stefano Domenicali (destra) nel paddock di F1

Il 14 aprile 2014 Domenicali rassegnò le dimissioni, chiudendo così una lunghissima carriera in Rosso, e a prendere il suo posto fu Marco Mattiacci.

Dopo aver lavorato, con successo, in Lamborghini; Domenicali venne nominato nel 2020 presidente e amministratore delegato del Formula One Group, gruppo organizzatore della Formula 1.

Le parole di Stefano Domenicali

Nonostante l'esperienza nella scuderia di Maranello sia ormai acqua passata, il romagnolo non nasconde di essere un tifoso Ferrari anche al giorno d'oggi: "Sono tifoso? Non posso [far altro, ndr] che esserlo per la Ferrari e per quello che ho vissuto nei miei 23 anni, dal 1991 al 2014".

Parlando, invece, di un tanto atteso ritorno alla vittoria per la Rossa, Domenicali ha affermato: "Non vi so dire quando la Ferrari tornerà a vincere, non posso per il ruolo che ho, ma ovviamente da tifoso è chiaro che mi auguro presto, perché sicuramente è un qualche cosa che tutti quanti vogliono".

"È chiaro che la competizione oggi è diversa, è molto più serrata, però non sta a me, per rispetto, cercare di commentare quella che è la situazione a Maranello. L’augurio è quello di vederlo [il Mondiale, ndr] il prima possibile, senza ombra di dubbio“, ha aggiunto in conclusione.

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