La Ferrari ha dovuto affrontare un 2023 molto complicato a causa di diversi problemi riscontrati sulla SF-23.
Durante i mesi di realizzazione si diceva che la nuova monoposto del Cavallino Rampante fosse addirittura un secondo più veloce della F1-75, voci poi rivelatesi non veritiere. I tecnici della Rossa hanno infatti lottato tutto l'anno per cercare di comprendere a fondo gli errori commessi, in modo da non riproporli nella vettura che nascerà tra qualche mese per il campionato 2024.
Secondo Enrico Cardile la forza della Ferrari è stata negli strumenti di sviluppo virtuali che il team ha adoperato, soprattutto durante i weekend Sprint dove per regolamento era disponibile un'unica sessione di prove libere. Di seguito vi riportiamo le sue parole.
Enrico Cardile, intervistato ai microfoni di AMuS ha dichiarato: "Sono soddisfatto del livello di correlazione che abbiamo raggiunto, che si tratti di CFD, galleria del vento o con il simulatore di guida. Questi strumenti ci aiutano anche a capire. La parte più difficile è trovare una soluzione ai problemi che si presentano. Se si pongono le domande giuste allo strumento, si ottengono le risposte giuste e poiché si tratta di un test di laboratorio, è necessario testare le cose giuste. Esattamente quelle che appaiono nella realtà".
L'italiano ha poi concluso il suo intervento dicendo: "In un weekend sprint si ha solo un'ora per preparare la macchina. Si dipende molto di più dalla preparazione, e questo è il risultato delle simulazioni. Riconosciamo che in media abbiamo prestazioni migliori nei weekend sprint rispetto ad altri team. Questo è uno dei nostri punti di forza".
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