Wolff difende Sainz dopo Las Vegas: «Assolutamente ingiusto, dobbiamo modificare le regole»
05/01/2024 19:30:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Toto Wolff ha esortato la Federazione Internazionale e la Formula 1 a rivedere il modo in cui vengono gestite le penalità ricevute a causa di incidenti di forza maggiore come accaduto al ferrarista Carlos Sainz a Las Vegas.

Dopo soli sette minuti dalla prima sessione di prove libere sul nuovo circuito di Las Vegas, a novembre, la numero 55 dello spagnolo è stata distrutta da un tombino non assicurato e risucchiato dall'effetto suolo. Fortunatamente il pilota è uscito illeso dall'incidente, ma il suo weekend è andato di male in peggio, poiché gli è stata inflitta una penalità in griglia per aver cambiato alcuni componenti a causa dei danni subiti alla sua power unit.

Sainz è rimasto incredulo per la penalità e non ha risparmiato parole di disappunto per la sanzione che lo ha messo fuori dalla lotta per il podio, o addirittura per una possibile vittoria, visto il ritmo di Charles Leclerc sull'altra vettura. Gli stessi commissari sportivi hanno dichiarato di aver fatto del loro meglio per evitare di infliggere un danno a Sainz, essendo sia lui che la Ferrari del tutto incolpevoli per l'incidente che ha portato all'obbligo di cambiare i componenti, ma i regolamenti sportivi non consentivano di chiudere un occhio.

Come riportato da planetF1, Toto Wolff durante il weekend di Abu Dhabi ha parlato proprio di questo problema criticando il regolamento attuale e difendendo il pilota della Rossa. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

L'opinione di Wolff

Wolff difende Sainz dopo Las Vegas: «Assolutamente ingiusto, dobbiamo modificare le regole»

Toto Wolff parlando dell'incidente del ferrarista a Las Vegas ha detto: "Quello che è successo a Carlos è stato assolutamente ingiusto, mi sto riferendo alla penalità di Las Vegas. Come pilota, sono il primo a dire che non meritava la penalizzazione. Penso che dovremmo esaminare le regole. La forza maggiore è una questione difficile. Cosa succede con i cordoli? Se si distrugge l'auto salendo su un marciapiede? Non si può fare nulla. E se invece si passa sui dossi con le gomme fredde, come è successo a Lando, sempre a Las Vegas, e si va a sbattere contro il muro? Anche quello è un caso di forza maggiore".

L'austriaco ha poi aggiunto: "Cosa succede se un'altra macchina ti tampona e tu non hai fatto nulla? È una forza maggiore? La situazione non è piaciuta a nessuno, da sportivo. È stato ingiusto quello che gli è successo e gli ha rovinato il weekend di gara che forse avrebbe potuto vincere. Dobbiamo valutare e pensare bene a come cambiare la situazione".

Tornando a Las Vegas, subito dopo l'incidente di Sainz la Ferrari aveva richiesto di poter cambiare i componenti senza dover scontare nessuna penalità ma, stando a quanto emerso, non è stato possibile perché un team, non specificato, si è opposto a questa richiesta e dunque lo spagnolo ha dovuto affrontare il GP con una penalità ottenuta non a causa sua.

Wolff ha poi dichiarato: "Come team principal di una squadra rivale che sta lottando per la P2, devo considerare i regolamenti e l'intero piano d'azione possibile per finire in quella posizione in campionato. Devo agire per il bene della squadra e delle 2500 persone che avranno una differenza molto grande in termini di bonus tra P2 e P3. Perché se perdiamo il campionato di cinque punti perché ho agito con correttezza sportiva e il regolamento mi avrebbe permesso di penalizzare la vettura, indipendentemente dal pilota, devo farlo".

"Certamente è ingiusto ma io ho 2500 persone di cui sono letteralmente responsabile, che pagano il mutuo e la retta scolastica, quindi non è un problema. Credo sia importante, a volte, mettersi nei panni degli altri".

Wolff si è detto poi detto speranzoso che la F1 Commission in futuro prenda provvedimenti su casi simili a quelli elencati poco sopra perché quando succedono queste cose non è colpa del pilota: "Anche la nostra squalifica per il plank ad Austin. Potremmo dire che le asperità erano molto più di quanto ci aspettassimo e non potevamo cambiarle. Era un weekend sprint e si trattava di cause di forza maggiore. Ma per me bisogna trovare un modo per gestire le cose che non si possono controllare senza cadere in penalità come ad esempio andare a sbattere sul cordolo e distruggere il fondo o colpire un uccello".

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