Vanzini: «Leclerc come Schumacher, adesso però...»
28/01/2024 07:30:00 Tempo di lettura: 6 minuti

Dopo la conferma del rinnovo di Charles Leclerc con la Ferrari, Carlo Vanzini, giornalista e commentatore italiano della Formula 1, ha parlato del monegasco durante un'intervista per Sky Italia e ha detto la sua opinione. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

Vanzini e il futuro di Leclerc

Vanzini: «Leclerc come Schumacher, adesso però...»

Carlo Vanzini, durante il suo intervento su Sky Sport Italia, ha parlato di Charles Leclerc e del nuovo contratto firmato con la Ferrari dicendo: "Non possiamo dire che sia una firma a vita anche perché allo scadere di questo accordo avrà trentun'anni. Da quello che sappiamo infatti il contratto sarà fino al 2028, come quello di Max Verstappen. Quella che sta per cominciare sarà la sua sesta stagione e questo vorrà dire che arriverà a dieci stagioni con la Rossa, Schumacher ne ha fatte undici, ma andando a vedere anche il suo passato, Charles è il pilota che più si è legato alla Ferrari dopo Schumacher, e diventerà ancor più del tedesco. Adesso però tutti si aspettano che faccia quello che ha fatto Micheal, soprattutto con questa fedeltà e direi anche amore che lui ha fin da piccolo nei confronti della Rossa. Questo sentimento è nato anche grazie al suo percorso iniziato con Jules Bianchi e il papà al quale raccontò una bugia dicendogli 'Ho firmato con la Ferrari' quando non era ancora vero. Lo salutò così prima che venisse a mancare".

Parlando poi delle statistiche del monegasco, paragonando il numero di pole position a quello delle vittorie ottenute ha poi detto: "Cinque vittorie in Formula 1 son pur sempre cinque vittorie, ma poi se guardiam il numero di pole position fatte non tornano i conti. Con ventitre pole non puoi avere solamente cinque primi posti. Corsi e ricorsi storici che poi lasciano il tempo che trovano, Ayrton Senna nella sua prima parte di carriera correva con una Lotus che, grazie anche al regolamento tecnico, gli consentiva di fare pole a raffica e poi la domenica vinceva la McLaren, poi ha cambiato team è ha cominciato a stravincere. È ovvio che serve la macchina ma lui ha dimostrato che nel 2022, quando ha avuto una vettura all'altezza, è riuscito a battagliare contro Max Verstappen ma per battere uno come lui adesso dovresti avere Max con una monoposto non competitiva, la tua forma fisica migliore mai avuta e soprattutto una macchina quantomeno alla pari".

"Preferirei vedere una Ferrari a due o tre secondi dalla testa, ma che può giocarsela, rispetto a come l'anno scorso con una vittoria, arrivata però in circostante particolari".

L'italiano ha poi continuato dicendo: "Secondo me Charles deve fare un salto avanti come Schumacher e cominciare a prendersi sulle spalle la squadra. Lui non si tira mai indietro nelle responsabilità e ammette sempre le sue colpe, però è il momento che si faccia sentire e faccia capire di essere un leader. La Ferrari è cresciuta molto quando c'era Schumacher al comando, la Mercedes ha preso un leader, Lewis Hamilton, la Red Bull lo aveva in Sebastian Vettel e ne ha cresciuto un altro in Max Verstappen. La scuderia adesso deve mettere sulle spalle di questo ragazzo le responsabilità di guidare il team. Questo non toglie che anche Sainz ha le sue possibilità di diventarlo ma in periodo di budget cap, dove è praticamente impossibile realizzare due vetture diverse anche per lo stile di guida, devi essere un cannibale".

"Io credo che Leclerc guardi soprattutto a se stesso senza farsi problemi in base a chi ha di fianco. Anche durante i podi lo vedevi, non era contento, e guardava al distacco con la Red Bull e capisce che c'è ancora tanto lavoro da fare. A lui non interessa chi ha di fianco, vuole solo essere il migliore".

La voce italiana della Formula 1 ha poi concluso il suo lungo intervento dicendo: "La speranza è che Red Bull fosse già al suo massimo potenziale. Adesso gli inseguitori sono tanti e sarebbe bello avere un alternanza di vincitori gara per gara, o quanto meno che siano tutti lì a dare fastidio ai campioni in carica. Bisogna intanto togliere qualche certezza a Max, poi comunque in Red Bull sono degli animali, se ne vincono ventidue loro ne vogliono ventitre, puntano ad ammazzare gli avversari e questo spirito deve essere inculcato in tutta la squadra Ferrari, cosa che Vasseur sta già facendo".

 

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