Ferrari: l'arrivo di Hamilton dovrà essere una garanzia, non un parafulmine
È notizia recente l'arrivo di Hamilton in Ferrari dal 2025. Ingaggio di Lewis che potrebbe, dando voce ad un pensiero controcorrente, celare la volontà di trovare un "parafulmine" per coprire le mancanze della Rossa. Scelta che invece dovrà per forza sottintendere l'unico obiettivo permesso: vincere.

04/02/2024 12:10:00 Tempo di lettura: 6 minuti

Nella serata del primo febbraio 2024 è stato ufficializzato quello può essere considerato il colpo del secolo per il mondo della F1: Lewis Hamilton sarà un pilota della Ferrari a partire dalla stagione 2025. Un accordo che, dopo essere stato ipotizzato, strumentalizzato e più volte smentito negli anni, si è finalmente realizzato, plasmando il connubio tra il team più blasonato nella storia della F1 e il pilota più vincente di tutti i tempi.

Un "matrimonio" che, come appreso dal comunicato della Scuderia, avrà durata pluriennale e porterà l'inglese in Italia quando avrà già compiuto quarant'anni. Una scelta, quella del pilota di Stevenage, voluta dal numero uno del Cavallino John Elkann, in primis mosso da una sua personale stima nei confronti del portacolori della Mercedes, ma anche da alcuni indiscutibili benefici che l'epta iridato porterà.

Benefici come l'esperienza e la mentalità vincente, le conoscenze raccolte in un team come la Mercedes, un 'peso' per convincere dei tecnici ad accettare le offerte della Rossa. Inoltre garantirà visibilità ancor maggiore al brand (avendo 35 milioni di follower, oltre 20 in più della sola Scuderia), aiuto nella crescita della linea d'abbigliamento Ferrari Style, graditi impegni sociali e, infine, un innegabile plus al volante. Fattori che giustificano e danno merito (tralasciando, in questa sede, le perplessità relative ad una scelta che sembra contraddire la volontà di puntare su Leclerc nel lungo periodo) all'operazione voluta dal boss di Exor. Operazione che sarà valutabile positivamente solo ad una condizione: a patto che Lewis Hamilton, come pilota e come figura, non funga da parafulmine per coprire alcune lacune della Scuderia.

Ferrari: l''arrivo di Hamilton dovrà essere una garanzia, non un parafulmine

Abbracciando un pensiero controcorrente e ragionando senza farsi trasportare dalla gioia (morigerata) dei tifosi, viene facile riflettere sulla evidente "comodità" per Maranello di avere ingaggiato Lewis alla vigilia della stagione 2024. Mondiale che, stando a ciò che si apprende dalla GeS, non sembra poter contare su una Ferrari capace di recitare un ruolo da protagonista nella lotta contro la Red Bull. Una stagione, quindi, che non si preannuncia trionfale ma da cui, con tutta probabilità, questa novità distoglierà (in parte almeno) l'attenzione rimandando al 2025 ogni sogno di gloria proprio, se non soprattutto, per l'arrivo di 'The Hammer'. Dodici mesi nell'attesa di Godot, di una venuta quasi messianica come garanzia di successo anche a dispetto di un team che appare incapace di chiudere il gap dai primi e tornare al top dopo quasi venti anni di digiuno.

Ma l'arrivo, anzi la presenza di Sir Lewis in Via Abetone non dovrà fungere, neppure nel 2025, da catalizzatore di attenzioni per mascherare i limiti della campagna acquisti di tecnici millantata da Vasseur ('Faremo rumore', aveva dichiarato in estate nel parlare delle figure ingaggiate) che, tranne Loic Serra dalla Mercedes, in rosso dal 2025, ed alcune figure junior ex Red Bull, non ha suscitato clamore. Un campagna che, ad oggi (è oggi che, in virtù del gardening, si dovrebbero annunciare i tecnici senior per il 2025 ), non ha potenziato lo staff della Scuderia, almeno nei ruoli chiave. La prima rossa di Lewis, infatti, avrà la firma dagli stessi tecnici che hanno siglato le auto che, nelle ultime otto stagioni, hanno vinto solo poche gare.

Anziché diventare un parafulmine per la Scuderia, auspicabilmente l’arrivo di Hamilton dovrà essere una mossa in senso opposto, andando a completare le mosse della Ferrari per tornare al vertice: l'arrivo di Vasseur, il rinnovo di Leclerc e, infine, la scelta del pilota britannico. Un campione che certifica la voglia di Maranello di tornare grande, di rimettere la chiesa al centro del villaggio.

Perché quando fu annunciata la coppia Sainz-Leclerc, nel 2021, tra le motivazioni date emerse quella di voler formare una coppia giovane e senza titoli (senza il Campione) per togliere pressione al team per crescere e risalire la china dopo anni difficili, parlando di vittorie in prospettiva futura. Nel 2025 invece, una line-up formata da un pilota dall'indubbio talento come Charles Leclerc e dal Campionissimo Lewis Hamilton, non ammetterà giustificazioni o fallimenti (i piloti saranno una garanzia, da assecondare con una macchina all'altezza) ma avrà, intrinsecamente e pur senza proclami, un unico e imprescindibile obiettivo: vincere.

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Foto copertina twitter.com


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