Red Bull, surriscaldamento ai freni in Bahrain: possibili cambiamenti in vista. Il retroscena
24/02/2024 12:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo aver archiviato il 2023 come la stagione caratterizzata dal dominio più schiacciante nella storia della F1, il team Red Bull sta approcciando il 2024 con tutti i favori del pronostico per conquista di entrambi i titoli mondiali. Per farlo, malgrado fosse logico adottare l'idea di "auto che vince non si cambia", i tecnici del team hanno deciso di estremizzare, o rivoluzionare in alcune aree, la vincente RB19. Nel farlo hanno prodotto la RB20, una vettura "figlia naturale" del modello precedente ma che, a dispetto delle aspettative, ha adottato alcune idee come detto rivoluzionarie.

Le forme della nuova monoposto hanno sorpreso, in particolare per le idee adottate nello sviluppo dei sidepods e delle pance, che sembrano ricalcare la famosa filosofia “zero sidepod” dalla Mercedes. Rispetto al modello 2023, infatti, lo staff tecnico diretto da Pierre Wache ha rivisto la zona dei sidepods, in cui è stato realizzato un vero e proprio capolavoro aerodinamico che, pur estremo, ha dato ottimi riscontri sia in galleria del vento e nelle simulazioni, sia in pista, dati le ottime prestazioni mostrate nei tre giorni di test a Sakhir.

Tre giorni di test in cui l'auto anglo-austriaca ha marciato egregiamente, mostrandosi veloce, bilanciata, affidabile, impressionando i rivali e candidandosi alla conferma nel campionato del mondo piloti e costruttori. Una tre giorni in cui, malgrado le rosee apparenze, non sono mancati alcuni problemi sulla monoposto di Max Verstappen e Sergio Perez, riguardanti dei surriscaldamenti dei freni anteriori. Problemi che, come riportato da Franco Nugnes su "Motorsport.com", hanno spinto il team a valutare un passaggio in tempi brevi dai dischi Carbon Industrie a quelli Brembo.

"La RB20 nei tre giorni di test ha provato i dischi in carbonio della Brembo, alternandoli a quelli abituali della Carbon Industrie. Il primo esperimento era stato fatto l’anno scorso al GP del Messico durante il primo turno di prove libere con un Max Verstappen entusiasta di adottare una soluzione che la Ferrari stava già usando".

Decisione di passare anzitempo ai dischi lombardi che, probabilmente, è stata accelerata, come detto, dai problemi di surriscaldamento avuti da Verstappen nel primo giorno di test in Bahrain.

"Durante la prima giornata di collaudi c’era stato un surriscaldamento nel corner anteriore sinistro, [...] in run nel quale erano stati utilizzati i materiali francesi".

Un cambiamento che, di fatto, potrebbe arrivare già a partire dal primo GP della stagione, in Bahrain, e non in una fase avanzata della stagione, andando ad anticipare i programmi della Red Bull.

"I dati raccolti dai tecnici di Pierre Waché e i feedback positivi dei piloti stanno spingendo i vertici della squadra a valutare il passaggio ai dischi italiani già nel prossimo GP del Bahrain [...], mentre l’intenzione sarebbe di non perdere troppo tempo".

Una nuova fornitura che, in questo modo, andrebbe a rendere più soddisfatto Max Verstappen e più fiducioso in fase di frenata, riuscendo così ad estrarre più performance.

"Una delle caratteristiche vincenti di Max Verstappen è proprio la fase di staccata, dove il campione olandese esalta le sue qualità: con i dischi italiani avrà l’opportunità di esasperare ulteriormente questa caratteristica per la stabilità che il carbonio nostrano è in grado di assicurare nell’arco di un weekend di gara".

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Foto copertina twitter.com


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