La Formula 1, così come tutti gli sport motoristici, non piace a tutti e non è facile far avvicinare i più giovani a questa categoria. Negli ultimi anni, però, ha avuto un incremento di popolarità mai visto prima, con moltissimi nuovi appassionati che hanno cominciato a seguirla in tv e negli autodromi di tutto il mondo.
Questo avvicinamento dei tifosi è stato ottenuto grazie a diversi fattori. Primo su tutti la serie Netflix Drive To Survive che, anche se romanzando i temi trattati per far si che gli spettatori la guardino con curiosità, ha realmente avvicinato moltissimi cittadini americani che fino ad allora andavano in pista solo per assistere alle gare della NASCAR e dell'Indy Car. Un altro tassello fondamentale del successo della F1 sono stati, e lo sono ancora, tutti i piloti giovani della griglia. Negli ultimi anni la soglia d'età si è infatti abbassata molto, e la prova l'abbiamo avuta proprio lo scorso weekend a Jeddah con il debutto di Oliver Bearman in Ferrari.
Durante il podcast Passa dal BSMT di Gianluca Gazzoli, l'ex presentatrice della Formula 1 di Sky Italia Federica Masolin è stata intervistata proprio su quest'argomento e specialmente sul pilota monegasco della Rossa Charles Leclerc. Il numero 16 infatti è acclamato da tutti i tifosi ovunque vada, anche se in cinque anni, anche a causa delle vetture che ha guidato, non ha ottenuto molti risultati. Di seguito vi riportiamo le parole di Federica.
Federica Masolin parlando del perché noi italiani amiamo così tanto Charles Leclerc ha dichiarato: "Primo perché noi amiamo il talento, e lui è il talento. Però come dici tu, talento o non talento, chi non conosce bene questo mondo forse ci fa un po' meno caso. Charles è un ragazzo pulito, sorridente, gentile, educato e disponibile. La sua normalità piace. Se noi parliamo di sportivi come i supereroi, i piloti di Formula 1, come quelli di moto GP, li vediamo veramente al pari di quest'ultimi. Lui è un supereroe normale, pulito, ha avuto fidanzate normali, la mamma in pista, i fratelli".
La conduttrice di Sky continuando la chiacchierata ha poi detto: "Secondo me lui ha anche una storia molto bella, nel senso che arriva nell'Academy della Ferrari grazie a Jules Bianchi che è stato il suo amico fraterno, il quale a sua volta era in Drivers Academy, e che sarebbe diventato pilota della Rossa se non avesse avuto quell'incidente in Giappone. Io ho un grande affetto per Charles perché è proprio una persona normale e credo che al di là di quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, arrivi a tutti questo modo che ha di essere gentile e naturale, e a me piace perché conoscevo Jules. Mi piace pensare che lui stia portando a termine un percorso".
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