Horner Gate, parla la dipendente sospesa: «Molto delusa. Serve trasparenza»
15/03/2024 13:10:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Da oltre un mese la Formula 1 è letteralmente in balia dell'Horner Gate, ovvero la vicenda interna alla scuderia Red Bull che vede Christian Horner, l'attuale team principal del team, coinvolto in atteggiamenti inopportuni con una dipendente al quale avrebbe anche inviato delle foto hot tramite chat.

Argomento che poteva e doveva essere trattato con la dovuta attenzione, sia per il fatto molto grave in se, sia per numerosi risvolti che ha provocato in tutto il circo iridato. Tutto è iniziato con la denuncia della dipendente tramite i sistemi di segnalazione interni (obbligatori per legge) dell'azienda madre che, dopo un'investigazione interna, è giunta alla conclusione di non agire contro il britannico.

Durante il weekend a Jeddah è stato comunicato che la ragazza in questione era stata sospesa dalla squadra austriaca. Ieri, per la prima volta e tramite una sua intima amica, la dipendente ha fatto arrivare alla stampa delle dichiarazioni pubbliche. A riportare le sue parole è stata la testata inglese Daily Mail. Di seguito trovate tutti i dettagli.

Le dichiarazioni della donna

Horner Gate, parla la dipendente sospesa: «Molto delusa. Serve trasparenza»

Come riportato dal giornale inglese, a parlare è stata un'amica della donna al centro della vicenda che ha dichiarato: "È molto delusa per come è andata, soprattutto perché ha fatto tutto secondo le regole. Ha espresso le sue preoccupazioni in privato e ha fatto tutto bene, ma si sente molto delusa dall'azienda. L'hanno sospesa perché ha seguito la procedura corretta e diligententemente".

L'amica ha poi continuato dicendo: "È necessario fare domande sull'indagine della Red Bull, la trasparenza porterebbe fiducia in ciò che le sta accadendo. Chi alla Red Bull è stato incaricato di stabilire i fatti? Chi ha avuto accesso a tutto il materiale riservato che è stato utilizzato? Chi sta prendendo tutte queste decisioni e chi si sta impegnando per stabilire la fonte di queste fughe di notizie? Non riesce a superare il fatto di aver presentato un reclamo e di essere stata sospesa. Quello che vuole è solo la trasparenza del processo".

 "Ha ricevuto molti messaggi di sostegno da parte di amici, familiari e persone della F1 e lei sta rimanendo stoica e rispettando il processo. Nonostante ciò, ci sono domande che devono essere poste alla Red Bull".

In aggiunta, un'ulteriore fonte all'interno della F1 che conosce la donna ha dichiarato al MailOnline: "Tutti sanno che l'automobilismo è uno sport dominato dagli uomini. Credo che i fan si chiederanno cosa sia andato storto alla Red Bull e che una donna preoccupata sia stata sospesa per aver sollevato dei dubbi non è proprio il caso. Tutto ciò non farà altro che scoraggiare altre donne, che potrebbero aver avuto problemi simili in F1, dal farsi avanti. La donna sta facendo ricorso contro la decisione della Red Bull e ha nominato degli avvocati che la difenderanno, ma non sono stati comunicati i tempi del processo. Lei non ha cercato nulla e ora è stata sospesa. Il messaggio è abbastanza chiaro, implica che le donne stiano zitte e non parlino o perderanno il lavoro".

In questi giorni una situazione analoga, forse ancora più assurda, vede coinvolta una dipendente della AS Roma, sospesa dopo che un calciatore della primavera aveva diffuso un suo video hot "per vendetta". Casi che inevitabilmente pongono l'accento sul trattamento riservato alle donne in ambienti tipicamente maschili, e che dovrebbero accendere i fari dell'opinione pubblica per una più attenta e trasparente valutazione dei fatti.

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