GP Australia - Terruzzi: «Sainz padrone, Leclerc sconfitto ancora»
25/03/2024 10:30:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Ancora una volta a interrompere il dominio della Red Bull ci ha pensato Carlos Sainz. O meglio, in questo caso la casa di Milton Keynes ha subito un clamoroso autogoal, dato che Max Verstappen si è ritirato per un problema ai freni. In ogni caso, lo spagnolo è stato perfetto, ed è riuscito a mantenere la testa della gara, sfruttando l'occasione generata in qualifica. I Ferraristi così hanno chiuso il gap con chi si credeva ormai campione. Certo, è difficile e precoce parlare di "Mondiale aperto" adesso, dato che l'olandese resta il grande favorito. Eppure, con questi piccoli lampi, si vede che qualcosa a Maranello sta migliorando. 

"Melbourne come Singapore. Le ultime vittorie Ferrari sono firmate Carlos Sainz, ottenute con estrema padronanza del mezzo, delle risorse mentali. Per non parlare della tenuta fisica mostrata in Australia dopo intervento chirurgico e complicata convalescenza. È un momento felice per la F1, pur considerando questo
successo come inevitabile, vista l'assenza in pista di Verstappen, accadimento che capita una volta ogni due o tre anni. Intanto, un campionato vispo, una macchina, la SF-24 in netta crescita, Leclerc a meno 4 da Re Max"
, ha scritto Giorgio Terruzzi al Corriere della Sera. 

Il giornalista ha poi parlato degli sconfitti in questa situazione, ossia Leclerc e Hamilton: "Anche se proprio Charles è il vero sconfitto di Melbourne, tenuto a distanza da Sainz in gara, battuto in qualifica, un ambito che di solito gestisce stendendo quella stoffa che possiede, pregiatissima. Insomma, non proprio una trasferta da leader, nella stagione in cui deve prendere in mano i suoi uomini, con opportuno anticipo rispetto all'approdo di Hamilton. Reagirà presto e bene, come sa fare e ha fatto spesso, al fianco di un compagno più che stimolante, intenzionato a chiudere il capitolo Ferrari prendendosi qualche rivincita, cercando un contratto nuovo che gli eviti di ripartire da zero con l'acerbo progetto Audi. Hamilton sembra anonimo. Perso, nel momento in cui i due piloti penalizzati dal suo arrivo a Maranello generano le soddisfazioni di casa Ferrari. Bearman in Arabia, Sainz ieri. Un curioso paradosso che il pilota inglese deve togliere di mezzo, pur guidando una Mercedes poco adatta a motivare un campione che va forte quando serve farlo. L'ingaggio di Sir Lewis ha ragioni complesse, certo. Ma guardare avanti con questa euforia, significa anche disperdere qualche isperdere qualche dubbio, allontanare l’ombra di un precoce rimpianto".

 

Foto copertina x.com

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