L'ex ingegnere della Ferrari, Luigi Mazzola, ha commentato le strategie attuate dalle diverse scuderie nel Gran Premio del Giappone, elogiando quella della Rossa. Nel confronto della Red Bull, però, almeno a suo avviso, non c'è stata storia.
Mazzola è intervenuto così alla trasmissione Race Anatomy, a cura di Sky Sport F1: "Oggi sulla strategia delle squadre abbiamo visto un mix veramente incredibile".
"Io penso che più di così Sainz non potesse fare, nel senso che [quella corretta, ndr] era chiaramente una strategia a due pit stop".
"Lo si vedeva nettamente dalla differenza nei tempi quando rientravano in pista [con gomma nuova, ndr]. La sua strategia è stata ottimale, perfetta. Leclerc è stato aiutato da quelle maldestre dagli altri".
"Sainz avrebbe potuto battere la Red Bull con una strategia a una sosta? Onestamente non credo, non c'era storia", ha detto in conclusione l'ingegnere.
Leclerc è stato protagonista di un'ottima gestione gomma, che gli ha fatto recuperare diverse posizioni in gara, effettuando una strategia ad una sosta.
La tentazione di vedere cosa avrebbe potuto fare Carlos Sainz con lo stesso programma per gli pneumatici resterà, ma le due Red Bull hanno mostrato un passo alquanto superiore.
Verstappen ha comunque terminato la gara con 20 secondi di vantaggio sullo spagnolo, circa il tempo che si impiega per un cambio gomme.
L'olandese, però, avrebbe avuto un gran vantaggio prestazionale sul finale della corsa, proprio come sottolineato da Mazzola.
Possiamo dedurre, infine, che la strategia ad un solo pit stop avrebbe potuto funzionare anche con Sainz in uno scenario ideale, in cui il numero 55 era appena dietro le Red Bull nel primo stint.
Il tempo perso con Norris a inizio gara ha compromesso l'esecuzione della propria corsa, che comunque lo ha portato a conquistare il terzo podio stagionale.
E voi, cosa pensate della strategia scelta dalla Ferrari per Sainz? Secondo voi è stata quella corretta? Fatecelo sapere con un commento sui nostri profili social (Instagram, Facebook e Twitter).
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