Max Verstappen è tornato alla vittoria, ma ciò che fa sorridere tutti gli appassionati è come l'olandese se la sia dovuta sudare davvero fino all'ultimo metro di pista con un Lando Norris che ha chiuso la gara a meno di un secondo di distanza sotto la bandiera a scacchi: un qualcosa che fino a poche settimane fa sembrava pura utopia.
Un Gran Premio quello di Imola che nella fase finale si è riacceso all'improvviso, quando ormai l'olandese della Red Bull sembrava già involato verso il successo con un buon margine sulla McLaren numero 4: "È stata una gara divisa in due parti. Nella prima siamo stati molto forti. Abbiamo costruito un vantaggio di otto secondi, ma poi a metà del secondo stint con le hard abbiamo perso un po’ di temperatura, mentre Lando ha fatto un ottimo lavoro con quella gomma", ha affermato il Team Principal Christian Horner.
Un calo di prestazione che in casa Red Bull non hanno potuto prevedere, dato che nel corso delle prove libere non hanno mai simulato alcun long run con la mescola più dura: "Non aver girato con la hard ha fatto sì che ci mancasse questa informazione. - afferma Horner - Pensavamo che fosse meglio avere un set in più a disposizione, però con il senno di poi sarebbe stato meglio provarla al venerdì".
È ancora presto per affermarlo ad alta voce, ma Imola potrebbe davvero rappresentare la svolta di questo campionato, perlomeno in termini di distanza fra le prime tre squadre. Ne è convinto il manager britannico: "Le prestazioni dei team stanno convergendo. McLaren e Ferrari non sono più tanto distanti, per cui dobbiamo continuare a migliorare. Oggi Max è stato fenomenale, ha ottenuto una grande vittoria dopo la straordinaria pole di ieri. Inoltre con la pressione generata dai quattro track limits non poteva commettere più alcun errore, è stato fantastico".
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