Il GP del Canada rappresenta senza ombra di dubbio una trasferta da analizzare e da archiviare quanto prima per la Ferrari che, nella tre giorni sul tracciato sull'Isola di Notre Dame, ha sbagliato tutto ciò che poteva ed è stata vittima di ogni possibile tipologia di problematica o sfortuna che può accadere nel corso di un evento di gara. Di fatto, dopo un positivo venerdì di libere, la Rossa è entrata, inspiegabilmente, in crisi durante le FP3 e poi in qualifica, tanto da essere esclusa dal Q3 con tutti e due i piloti, sia a causa di una tattica discutibile da parte del box, ma soprattutto a causa di una vettura in netta difficoltà ad 'accendere' le gomme e generare grip.
Una gara, per quanto detto, che era stata già compromessa dopo la qualifica di ieri ma che si è rivelata essere altrettanto complessa per la Scuderia, con Carlos Sainz coinvolto in alcuni contatti al via e costretto a gareggiare per oltre 50 giri con una monoposto ben poco guidabile fino al ritiro per incidente, e con Charles Leclerc costretto, anche lui, a fermare la macchina a causa di alcune noie meccaniche sulla sua Rossa che, prima del ritiro, lo hanno costretto ad una gara di sofferenza. Un tre giorni, di fatto, ricca di problemi per il team italiano che, nel dopo gara, ha fatto scattare un possibile allarme affidabilità dopo l'ennesima noia meccanica registrata negli ultimi tre fine settimana di gara.
E il termine registrato non è casuale, poiché i problemi che sta avendo la Rossa potrebbero non essere degli effetti problemi di carattere meccanico, quanto piuttosto di errate e fuorvianti indicazioni provenienti da alcuni sensori (evidentemente problematici) installati sulla vettura che, con delle indicazioni fuori parametro, fatebbero scattare delle procedure di protezione del motore pur in assenza di una reale problematica.
Una indiscrezione che, se confermata, non sarebbe del tutto sottovalutabile per il Cavallino e che, nel dopo gara di Sky Sport F1, è stata riportata dal commentatore Carlo Vanzini che, preferendo non sbilanciarsi sulla questione, ha preferito rimandare alle prossime settimane una valutazione completa ed oggettiva della questione.
"Qualcuno mi diceva che hanno un allarme sensori. Non si capisce se i sensori denunciano davvero dei problemi o se denunciano delle cose che poi non sono vere, che magari fanno intervenire delle procedure... È una cosa di cui non si è mai parlato, ma avremmo delle risposte strada facendo".
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