Vanzini: «Briatore imprenditore estremamente capace. Servono persone così in Formula 1»
20/06/2024 16:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Carlo Vanzini, durante la sua intervista al podcast Gurulandia, ha parlato anche del ritorno di Flavio Briatore in Formula 1, e nello specifico, in casa Alpine con un nuovo ruolo. Di seguito vi riportiamo le parole dell'italiano e il suo pensiero su questa manovra fatta dalla scuderia francese.

L'opinione di Vanzini sul ritorno di Briatore

Carlo Vanzini ha dichiarato: "Briatore ha vinto mondiali con Schumacher e con Alonso. È una figura sicuramente di grande carisma e io credo che in quell’ambiente siano necessarie figure alla Briatore, persone che devono essere capaci di prendere decisioni, di indirizzare il lavoro di tutti e valutarlo anche. Nello specifico il caso del team francese è drammatico perché hanno fatto dei cambi di management continui. In Formula 1 la prima cosa da mantenere è la stabilità. Vedi Red Bull, ha perso un pochino questo equilibrio e nonostante sia sempre il punto di riferimento, ha comunque perso tre gare".

L'italiano ha poi continuato dicendo: "Io credo che Briatore sia molto capace e soprattutto, in questo caso, deve valutare le persone all’interno di un team che ha bisogno di fare un management all’altezza della Formula 1. In passato hanno chiamato Brivio, campione del mondo con la Suzuki, e dopo un mese non si capiva cosa facesse lì. Poi quando vedi iniziare a girare le figure dell’amministrazione, o peggio ad inizio stagione quando sono andati via i tre responsabili della macchina... Io credo che sia necessario avere figure così". 

Vanzini, per rispondere a una domanda fatta dai presentatori, è poi tornato indietro nel tempo a quando la Formula 1 "bandì" Briatore dal paddock. Queste le sue parole: "C’è stato il periodo del Piquet-gate, ma quello è stato cancellato. Tra l’altro lui lavora anche con Formula 1 per tutta la parte del paddock club e quindi quello che riguarda la parte di svago e divertimento all’interno di un weekend di F1. Secondo me lui è un imprenditore estremamente capace, tosto e convinto delle proprie idee".

Tornando poi al presente ha continuato dicendo: "La Formula 1 sta vivendo una golden era perché è incredibile quanto, a dispetto di un dominio annunciato, poi vai a vedere, e tutti vogliono essere al Gran Premio. Quando vai in pista leggi sempre record di presenze, di ospiti al paddock club, che non costa cento euro, ma si va dai sette, ai quindici, a venti mila euro a pass, al giorno. È incredibile il lavoro fatto da Formula 1 e da Stefano Domenicali, anche attraverso Drive to Survive, ma non solo"

"Questo dipende ovviamente anche dai partner che raccontano la Formula 1, e dal modo in cui la F1 vuole essere raccontata al mondo. È chiaro che se noi iniziamo a dire ‘Che noioso questo weekend, cosa dobbiamo raccontare? Niente’ si perde l'interesse. Poi puoi farlo anche in modo simpatico, noi ogni tanto facciamo sentire l’inno nazionale olandese durante le prove libere così lo “smarchiamo”, ma anche questo è un modo leggero per stare insieme e per raccontarci la F1 come se fossimo al bar".

Carlo Vanzini ha poi concluso il suo intervento dicendo: "È un mondo che ha grande crescita all’interno del quale tutti i team adesso sono economicamente sostenibili, indipendenti, e sono delle entità che se oggi tu le vai a vendere ci guadagni un sacco di soldi. Il valore di una squadra di Formula 1 adesso è enorme. Non a caso per far andare due macchine ci lavorano circa 1000 persone".

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