Red Bull, Verstappen: «Non mi importa delle critiche. Norris? Ecco cosa ci siamo detti»
04/07/2024 18:45:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Il finale del GP d’Austria è stato a dir poco controverso e movimentato, caratterizzato dal contatto tra la Red Bull di Max Verstappen e la McLaren di Lando Norris in lotta per la prima posizione. In contatto, tra l'olandese e l'inglese, giunto alla curva 3 del Red Bull Ring, a sette giri dalla fine della gara, al termine di una lotta senza esclusione di colpi per il successo di tappa.

Un incidente che, di fatto, ha distrutto le possibilità di vittoria di entrambi i piloti in lotta e che ha spalancato a George Russell le porte verso una vittoria improbabile quanto insperata per la Mercedes. Crash che, dopo una lotta durata diversi giri, era divenuto quasi inevitabile e che, nell'immediato dopo gara, ha causato una ridda di polemiche in merito al comportamento di entrambi i piloti e un reciproco scambio di accuse, con Norris che inizialmente era stato critico verso Max Verstappen, chiedendo persino le scuse al pilota della Red Bull, per poi fare marcia indietro alla vigiliad del Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone.

Episodio che, per quanto detto, fa ancora parlare a quasi una settimana di distanza, con Max Verstappen che è stato interrogato in merito nel giovedì del GP di Silverstone, ammettendo senza mezzi termini come mantenere la sua amicizia con Lando Norris sia l'unica cosa a cui tiene dopo la collisione di Spielberg, ammettendo poi di non dare assolutamente peso alle critiche, talvolta immeritate, ricevute.

"Non me ne frega niente. Vado a casa, vivo la mia vita. L'unica cosa che mi importava era mantenere il rapporto con Lando, perché siamo grandi amici. Dopo la gara, ho detto che dovevamo lasciare che le cose si calmassero perché le emozioni erano forti.  Lunedì ci siamo sentiti e penso che siamo giunti alla conclusione che la nostra battaglia ci sia piaciuta. Eravamo convinti. Abbiamo osservato l'incidente, è stato un piccolo tocco che ovviamente ha avuto grandi conseguenze per entrambi, e un po' di più per Lando.  Ma ci piace correre duro".

Un rapporto leale, bello che ha oltre la dura competizione in pista, che tra i due dura da anni e che, auspicabilmente, non verrà compromesso da questi episodi in pista.

"Lo facciamo da molti anni, non solo in F1, anche nelle corse online. Queste cose devono andare avanti perché è quello che ci piace, e penso che sia fantastico anche per la F1. Eravamo d'accordo con il 99% di tutto. Penso già che sia molto".

Un chiarimento, di fatto, avvenuto ma che si è basato sulla reciproca volontà di entrambi di proseguire una battaglia dura e leale senza fare favoritismi figli della conoscenza di vecchia data.

"Naturalmente ho detto a Lando, quando fai movimenti all'interno, all'esterno, puoi fidarti di me che non sono lì per buttarti fuori dai piedi. Lo stesso vale il contrario, perché abbiamo parlato anche di quello. C’è sempre una reazione quando qualcuno si tuffa all’interno o all’esterno. Ma sentivo che tutto quello che avevo fatto non era esagerato".

Una battaglia dura, al limite delle regole, che secondo il tre volte campione del mondo è alla base del successo per un pilota di F1.

Naturalmente, come quando progetti la macchina, cerchi di andare al limite delle regole. Trovi qualche zona grigia qua e là. Ed è lo stesso come corri. Altrimenti non sarai mai un top driver e comunque non riuscirai mai nella vita”. 

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Foto copertina x.com


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