Dopo un perido di crisi che dura ormai da diverse gare, dovuto alla brusca frenata della crescita della SF-24 dovuta agli sviluppi errati introdotti in occasione del GP di Spagna, nelle ultime due gare la Ferrari sembra aver invertito, pur in minima parte, e intrapreso una lieve risalita, mostrando alcuni piccoli ma incoraggianti segnali di ripresa. Un cambio di rotta iniziato in Ungheria dove, dopo wuattro gare di totale smaltimento, è stato portato in pista un nuovo fondo pensato appositamente per risolvere i problemi di saltellamento della vettura nati con la Spec di Barcellona e che sembra aver ridato, almeno in parte, fiducia ai piloti.
Una crisi a cui era coinciso anche un periodo di affanno di Charles Leclerc divenuto, dopo la bellissima vittoria di Monaco (ultimo lampo della SF-24), impreciso, non più esente da errori, incapace di fare la differenza nei momenti clou e di caricarsi il team sulle spalle per portarlo fuori dalla crisi venendone, al contrario, lui stesso sopraffatto. Una fase calante del pilota numero 16 che, così come quella della vettura, sembrava messa alle spalle già nel weekend di Budapest (iniziato male ma terminato con una gara davvero solida) e pare sia stato ufficialmente messo in archivio termine della qualifica del GP del Belgio. Una sessione in cui, sfruttando una pimpante SF-24 e delle condizioni meteo e di pista dabbero mutevoli e tali da rimescolare le carte e mettere in risalto la sensibilità del pilota, Charles ha chiuso uno straordinario giro in Q3, facendo una netta differenza di guida sia sul compagno di squadra che sui diretti rivali, mostrandosi in grado di cogliere la seconda posizione di giornata che, a causa della penalità di dieci posizioni in griglia di partenza a cui andrà incontro il poleman Max Verstappen a causa della sostituzione del motore termico sulla sua Red Bull, porterà il ferrarista, e la Scuderia, a partire dalla pole position in gara.
Un risultato senza dubbio inatteso, ma meritato e figlio sia del duro lavoro del team in queste settimane sia del pilota, del suo talento sul giro, che è stato commentato dal team principal del team di Maranello, ai microfoni di Sky Sport F1, solamente pochi secondi dopo la fine della sessione di prove cronometrate. Per prima cosa il manager francese ha parlato del bel giro di Leclerc, che va si a porre fine ad un periodo difficile in cui Charles può aver incontrato dei momenti no, ma mai perso la motivazione, alla pari del team.
"Leclerc? Sono sorpreso che qualcuno dica che non sia motivato. Questa pole sarà anche una bella spinta, ma lui è sempre motivato".
Parlando poi della gara, Vasseur ha spiegato come la Ferrari abbia adottato un approccio conservativo, flessibile dal punto di vista strategico specie in virtù di quanto visto nel secondo stint di Budapest, tenendo due set di gomme Hard. Una scelta che, a causa delle caratteristiche della pista delle Ardenne, potrebbe rivelarsi cruciale considerando la forza mostrata dalla McLaren e dalla Red Bull di Max Verstappen.
"Per domani abbiamo fatto delle scelte conservative, tenendo 2 set di Hard. Sappiamo che le McLaren e Max sono molto forti, ma abbiamo un bel passo gara. Dobbiamo rimanere concentrati su noi stessi dopo un buon inizio di fine settimana".
Riguardo alla forza della Red Bull e alle possibili dinamiche della prima curva, Fréd ha preferito non fare previsioni, focalizzandosi sulla necessità di chiudere una buona partenza e gestire al meglio le gomme. Una serie di fattori che, malgrado tutto, hanno portato Vasseur a non escludere la possibilità di vincere in gara.
""Possiamo vincere, certo; ma è un po’ presto per dirlo Le qualifiche sono molto importanti ma domani ci saranno tante opportunità di sorpasso". Red Bull dal carico alto? Non voglio fare queste previsioni. Anche su cosa può accadere in curva 1, credo che dovremmo partire bene e poi concentrarsi su noi stessi e sulle nostre gomme. Non voglio pensare agli altri".
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Foto copertina media.ferrari.com