Ferrari, Vasseur: «Passo ritrovato, ci mancano due decimi. Bouncing? Impatto minimo»
28/07/2024 17:45:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Dopo un perido di crisi, iniziato ormai da diverse gare, dovuto alla brusca frenata della crescita delle prestazioni della SF-24 dovuta agli sviluppi errati introdotti in occasione del GP di Spagna, negli ultimi due weekend la Ferrari sembra aver invertito, pur solo in parte, la rotta e intrapreso un trend di moderata risalita, mostrando piccoli ma incoraggianti segnali di ripresa. Un cambio di rotta iniziato, come detto, lo scorso weekend in Ungheria dove, dopo gare di smarrimento, i tecnici del Cavallino hanno portato in pista un nuovo fondo pensato per risolvere i problemi di saltellamento della vettura nati con la Spec di Barcellona e che, di fatto, sembra aver ridato, almeno in parte, stabilità alla Rossa e fiducia ai piloti.

Una crisi a cui era coinciso anche un periodo di affanno di Charles Leclerc divenuto, dopo la vittoria di Monaco, non più esente da errori e sopraffatto dai problemi della vettura. Una fase calante che, alla pari di quella della vettura, sembra sia stata messa in archivio in Belgio, sia al termine della qualifica di ieri (in cui, sfruttando una pimpante SF-24 e delle condizioni mutevoli) Charles ha chiuso uno straordinario giro in Q3, facendo la differenza sui diretti rivali, centando la pole position che, in gara, gli ha permesso di tenere testa per oltre trenta giri alla Mercedes di Hamilton, di essere in lotta per il successo e ampiamente in zona podio, proprio grazie ad una Ferrari che sembra aver superato il momento peggiore della stagione.

Un podio che, di fatto, è sfumato solamente nel finale a causa di un calo di prestazione della monoposto, probabilmente figlia di un lieve bouncing con serbatoio scarico, che ha portato Charles Leclerc a chiudere una gara non del tutto soddisfacente, almeno come risultato finale, per quanto si era visto. Un risultato che malgrado tutto, e soprattutto per quanto visto negli ultimi due mesi, non può certo passare inosservato per il team di Maranello e che, nel corso di questa pausa estiva, dovrà rappresentare una base di partenza per costruire una solida reazione da Monza e una migliore seconde parte di annata.

Un risultato che, al termine della gara, è stato commentato dal team principal del team di Maranello, Frédéric Vasseur, ai microfoni di Sky Sport F1. Per prima cosa il manager francese ha commentato in modo generale la gara, sia analizzando i passo in avanti compiuti dalla vettura che fornendo un punto di vista sulla strategia adottata dal box, di fatto meno efficace di quella della Mercedes di Russell.

"Non so se sia stato il risultato migliore possibile. Come prestazione è stata una bella gara, siamo rimasti sorpreso dal basso degrado delle Hard e quello elevato delle Medie. Russell ha fatto la strategia perfetta, ma siamo arrivati tutti vicini, in dieci secondi".

Strategia diversa che, al via, era stata tentata anche con Carlos Sainz, rivelatasi però inefficace a causa dell'ultimo stint che sarebbe stato necessario coprire con le gomme Medie: troppo lungo a causa dell'alto degrado di quella mescola.

"Tutti avevano molto degrado sulle Medie, tranne in gestione. Quando dovevi spingere duravano 4 o 5 giri. All'inizio tutti erano in gestione e la situazione sembra migliore. La strategia di Sainz avrebbe potuto funzionare nel primo stint, ma il secondo sulle Medie sarebbe stato troppo lungo".

Un fine settimana che, come detto, ha portato la Ferrari a compiere un modesto ma comunque ravvisabile passo avanti, forse dopo aver risolto almeno in parte i problemi delle scorse gare e porre la SF-24 a soli due decimi dai diretti rivali. Una situazione su cui sarà necessario lavorare molto ma che potrebbe rappresentare un nuovo punto di partenza.

"È bello per il campionato, ci sono quattro team in dieci secondi. Avrei preferito chiudere noi la doppietta, ma come prestazioni abbiamo ritrovato un buon passo, mancano due decimi. Dobbiamo mettere tutto insieme".

Una prestazione venuta meno, come detto in apertura, nel finale di gara probabilmente a causa del bouncing emerso sulla monoposto con basso carico di carburante e, inevitabilmente, più sensibile alle variazioni di altezza. Un calo la cui causa, secondo il manager di Draveil, risiede in altri fattori.

"Il bouncing non ha avuto effetti negativi, tutto dipende dalla gestione gomme, o dalla gestione dell'energia. Il passo era costante su tutto lo stint".

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Foto copertina media.ferrari.com


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