Mercedes, Shovlin: «Delusi a inizio anno. Ecco come abbiamo risolto i problemi della W15»
21/08/2024 07:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Con tre vittorie nelle ultime quattro gare ed una crescita esponenziale che l'ha portata ad essere forse la più grande sorpresa della stagione, passando dall'essere la quarta forza in campo ad un team capace di tornare al successo, la Mercedes è semza ombra di dubbio tra le vetture più attese al GP d'Olanda che scatterà questo fine settimana a Zandvoort. Di fatto, data la striscia di successi degli ultimi gran premi, il team di Brackley può essere competitivo anche in Olanda, su uno di quei che sembra piacere maggiormente alla W15 attuale, capace di crescere moltissimo a partire dal GP di Spagna dopo una serie di miglioramenti ad hoc introdotti dai tecnici che sembrano aver compreso e risolto i mali del progetto.

Certo, quattro gare forse somo ancora sufficienti per dire che Mercedes sia tornata ad essere una squadra di punta come per anni aveva abituato, con la prova del nove che potrebbe essere il GP d'Italia a Monza su un tracciato super veloce (unica tipologia di pista su cui la stella non ancora brillantemente co confrontata), ma senza dubbio sufficienti per confermare la grande crescita figlia del grande lavoro dei tecnici del team di Toto Wolff, capaci di risolvere i problemi endemici della W14 e poi quelli della nuova W15. Problemi la cui soluzione pare fosse quasi banale e che, ad oggi, hanno portato la freccia d'argento a essere competitiva su piste molto diverse e in lotta per risultati importanti. Uno stato di forma che, secondo il responsabile degli ingegneri di pista Andrew Shovlin, in Mercedes si aspettavano già a inizio anno, prima di scovare i problemi della W15, come detto quasi banali a detta del direttore tecnico  James Allison, che sono poi stati risolti, anche grazie ad un duro lavoro per aggiustare la correlazione dati tra simulazione e piste che, in passato, aveva causato scottanti delusioni e smarrimento.

Non si tratta di un solo sviluppo. Sono molte le cose che abbiamo fatto per cercare di risolvere questi problemi. Eravamo stupiti di non essere più veloci all’inizio, pensavamo di aver fatto una buona macchina, e in fondo lo era, aveva solo alcuni problemi che abbiamo dovuto risolvere. Ora stiamo vedendo il risultato di questo lavoro”.

Come detto, oltre alle idee, in Mercedes hanno lavorato duramente anche sulla correlazione dati, aspetto la cui importanza era stata più volte sottolineata anche da Toto Wolff e che ha rappresentato uno dei fattori chiave della rinascita della McLaren: modello a cui a Brackley hanno ammesso di ispirarsi in passato.

Gran parte del successo in F1 si basa sull’apprendimento e sulle idee. Il tasso di apprendimento è stato elevato quest’anno e la generazione di idee è stata buona: è da qui che nascono i nuovi sviluppi. Inoltre la correlazione è un’area in cui abbiamo visto dei miglioramenti“.

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Foto copertina x.com


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