La McLaren era di gran lunga la favorita per la vittoria del Gran Premio d'Italia; già gli altri anni aveva fatto bene, perciò ci si aspettava l'assoluto dominio della MCL38. Invece è stata la Ferrari che, giocando con astuzia e con un po' di follia, ha conquistato il primo gradino del podio. Quella del team di Woking è stata una sconfitta che si poteva facilmente evitare, dato che è generata dai suoi stessi piloti i quali, anzichè collaborare, hanno deciso di scontrarsi alla partenza. All'attaccante Piastri non c'è nulla da recriminare, ha fatto quello che è il suo mestiere; era la squadra che, se voleva capitalizzare una doppietta, doveva dare istruzioni ben chiare prima del via.
Invece, in quella che è un po' la storica filosofia della McLaren, non ci sono gerarchie, e la situazione probabilmente non è destinata a cambiare. "Lando è partito bene, era in testa, poi Oscar ha fatto un sorpasso aggressivo. Per noi sono sempre liberi di correre, a patto che non si tocchino, ma oggi lo hanno fatto. Per noi ci sono le "Regole papaya", che vuol dire giocare pulito, comportarsi da compagni di squadra. Allo stesso tempo sono piloti, e oggi hanno sentito entrambi l'odore della vittoria. Noi dobbiamo ricordargli che devono combattere, ma senza esagerare", ha detto Zak Brown ai microfoni di Sky. "Siamo ancora a metà del campionato, per ora li lasceremo correre. Bisognerà comprendere prima della gara ogni situazione, per vedere se Oscar potrà aiutare Lando. Per ora però non ci saranno ordini".
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