Ferrari, a Singapore per il riscatto. Vasseur: «Vorremmo ripetere il successo 2023»
19/09/2024 07:30:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Per l'ennesima volta nelle otto edizioni disputate, malgrado l'ottimismo della viglia figlio della pole position conquistata da Charles Leclerc, Baku si è rivelata terra di rimpianti per la Ferrari che, anche in questa edizione del GP azero, non è riuscìta a concretizzare la 'track position' della partenza e la forma delle vettura. Farlo avrebbe significato ottenere il primo successo in una gara in cui la Scuderia ha sempre perfomato in modo ottimale. Proprio come accaduto quest'anno, come mostrato dalla pole e il domio mostrato nel prima stint da Charles Leclerc, durato fino a quando la SF-24 non ha subito in maniera importante il degrado della gomma Hard e subito, senza poter reagire, il passo superiore della McLaren. A ciò si è aggiunta la velocità di punta superiore a quella Ferrari (figlia del set-up e, forse, anche da sospette flessioni delle ali della MCL38) che, di fatto, ha reso vano ogni tentativo di sorpasso del ferrarista, forzato ad arrendersi alla superiorità della vettura papaya e salire su un podio che lascia l'amaro in bocca.

E il bilancio, per Maranello, non migliora guardando alla gara di Carlos Sainz che, dopo un primo stint di gestione, nel finale aveva rimontato sino alla lotta per il podio con Leclerc e Sergio Perez, anche aiutato dalla bagarre tra il team mate e il messicano. Una lotta che, dopo una battaglia tra Checo e Leclerc, aveva portato Carlos a inserirsi tra i due. Una mossa che ha trovato la reazione del messicano che, trovandosi ruota a ruota con la SF-24 numero 55, non ha potuto evitare un contatto di gara (non usando lo spazio alla sua sinistra per evitare di crash), sfortunato che, di fatto, ha posto sia Sainz che Perez fuori gara e con una grande delusione per il podio mancato.

Una gara negativa che a Maranello vogliono archiviare quanto prima, già a partire dal prossimo e imminente weekend di gara a Singapore dove lo scorso anno andò in scena l'unica vittoria della Scuderia: un successo che rese impossibile alla Red Bull di chiudere la stagione con l’impressionante statistica di 22 gare vinte su 22. A festeggiare a Marina Bay, infatti, non fu Max Verstappen ma la Ferrari di Carlos Sainz. Un lieto ricordo che, insieme alla volontà di rivalsa degli uomini guidati da Frederic Vasseur dopo la trasferta di Baku, sta sta spingendo il Cavallino ad affrontare nel migliore dei modi il prossimo weekend di gara. Questo, almeno, il mood esternato dal team principal francese, che ha voluto motivare la squadra a proseguire sul trend positivo iniziato con la vittoria di Leclerc a Monza.

"L’esito dell’ultima gara non è stato quello che speravamo, il che in sé dice però che il nostro livello di competitività è molto alto, spedie nell’attuale contesto della F1, in cui c’è poca differenza tra i quattro team di vertice. Vogliamo continuare su questa strada anche a Singapore, un altro circuito cittadino molto impegnativo".

Un fine settimana, nella citta-stato asiatica, a cui la Rossa giunge forte del feeling che i piloti hanno con il tracciato e con la comprensione delle gomme che, essendo le stesse (come compound scelti) degli ultimi tre weekend di gara, dovrebbe aiutare i tecnici a farle funzionare al meglio ed estrarre tutto il potenziale della SF-24, specie sul giro secco.

"A entrambi i nostri piloti piace correre qui, uno di loro ha vinto lo scorso anno. Ci piacerebbe ripetere l’impresa continuando a lavorare bene come squadra, come abbiamo fatto nelle ultime gare. Le ultime due domeniche ci hanno dimostrato quanto sia importante la gestione gomme, e avendo nuovamente a disposizione le tre mescole più morbide, dopo Monza e Baku, dovremmo avere una migliore comprensione del loro comportamento, anche se poi ogni pista è diversa. Anche qui la qualifica è importante e siamo preparati per affrontarla al meglio. Sono sicuro che potremo mettere in difficoltà i nostri avversari“.

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Foto copertina x.com


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