La F1 é il sogno di ogni bambino dai tempi dei kart fino alle categorie minori ed é ciò che è accaduto a Liam Lawson. La sua prima occasione si é presentata nel 2023, quando a Zandvoort é stato chiamato per sostituire Daniel Ricciardo infortunatosi ad un polso. Fa così bene all'esordio da mettere in dubbio il ritorno di Ricciardo alla guida dell' ex Alpha Tauri, ora Racing Bulls. Ora ad un'anno dal suo debutto in F1, diventerà pilota ufficiale al fianco di Yuki Tsunoda per il resto della stagione.
Sfortunatamente, al suo ritorno in Formula 1 per il prossimo Gran Premio degli Stati Uniti, Lawson rischia di ricevere una penalità di dieci posizioni sulla griglia di partenza a causa del cambio di motore, come spiegato da Helmut Marko, consulente della Red Bull.
Con queste parole Marko ha parlato della gara che attende Liam Lawson ad Austin:
“La prima [gara], credo, non sarà rilevante perché ha una penalità al motore”, ha rivelato Marko. “Dieci posizioni nella gara sprint, quindi questo non rende la vita più semplice ad Austin”.
Parlando alla stazione radio neozelandese Newstalk ZB dopo la conferma del cambio di pilota, Lawson ha riconosciuto la sfida che lo attende.
“Ovviamente sono molto contento, ma mancano sei gare alla fine della stagione, quindi arrivo in un momento difficile”, ha detto.
“Sarà un punto molto impegnativo. Tutti questi [piloti] hanno fatto tre quarti di stagione, quindi devo cercare di competere con loro, anche su piste in cui non ho mai girato”.
“Sarà una sfida. Ho parlato con i miei genitori, ovviamente, e con tutti quelli che mi hanno sostenuto in questo viaggio. È molto, molto speciale, ma non abbiamo molto tempo per farcene una ragione: dobbiamo metterci subito al lavoro”.
Lawson ha aggiunto: “È buffo, perché quando l'ho saputo e ho chiamato tutti, le prime parole o le prime cose che hanno detto, tutti, compresi mio padre, mia madre e tutti gli sponsor che mi hanno sostenuto fin dal primo giorno, ho potuto sentire il sollievo nella loro voce prima di tutto.
“Non era eccitazione, era solo puro sollievo, che è quello che ho provato anch'io ad essere onesto, perché è stato ovviamente un viaggio incredibile e molte persone si sono impegnate molto in questo, quindi è stato molto emozionante”.
Non c’è più alcun dubbio: è giunto il momento per la nuova generazione di entrare in Formula Uno, portando con sé l’inevitabile irruenza dei giovani alle prime armi. Gli stessi giovani che hanno il talento, chi più chi meno, per entrare di diritto in questa classe d'élite. Il tempo ci dirà se Oliver Bearman, Liam Lawson, Kimi Antonelli fanno parte dei "campioni" o se hanno le carte in regola per sperare di diventarlo.
Foto copertina x.com
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