Dalla frenata asimmetrica alle critiche, Verstappen risponde: «Non mi interessa»
13/10/2024 18:45:00 Tempo di lettura: 4 minuti

L'inizio della stagione 2024 sembrava il preludio ad un nuovo dominio targato Red Bull, con Max Verstappen capace di vincere sette delle prime dieci gare. A distanza di quasi quattro mesi dall'ultimo successo (GP di Spagna) il mondo si è letteralmente capovolto per il team di Milton Keynes, ora alle prese con una RB20 piuttosto scorbutica e una finestra di funzionamento che fatica ad essere centrata dagli uomini di Christian Horner.

Se la Red Bull ha tanto da recriminare a se stessa a causa una direzione di sviluppo rivelatasi poi errata, altrettanti meriti è giusto conferirli ad una McLaren capace, da Miami in avanti, di progredire sempre di più, arrivando a prendersi lo status di prima forza sia in pista che in classifica Costruttori. Tuttavia, le speculazioni riguardo i motivi che avrebbero portato al calo prestazionale dei bibitari sono state parecchie.

Nello specifico, durante la pausa estiva, la Federazione ha inasprito quella parte del Regolamento Tecnico relativa alla frenata asimmetrica. Nonostante la stessa FIA abbia in seguito precisato come non sia stato fatto col preciso intento di rallentare una squadra in particolare, all'interno e all'esterno del paddock si sono diffuse all'istante teorie secondo le quali fosse stata proprio la Red Bull il team penalizzato, dal momento che avrebbe dovuto eliminare questo sistema dalla propria monoposto.

Dalla frenata asimmetrica alle critiche, Verstappen risponde: «Non mi interessa»

La replica di Super Max

Chi non le ha mandate a dire riguardo l'argomento è stato Max Verstappen, nel corso di un'intervista rilasciata ad Autosport: "Trovo davvero bizzarro il modo con cui la gente se ne esce con certe speculazioni. Ognuno può pensare quello che vuole, sono in Formula 1 da dieci anni e non ho intenzione di perdere tempo con queste storie. Non mi interessa quello che dicono gli altri".

L'olandese è stato incalzato anche riguardo le parole di Zak Brown che, parlando della crisi della squadra anglo-austriaca, aveva definito quello Red Bull come un ambiente destabilizzato e tossico: "Chi afferma queste cose dovrebbe concentrarsi sulla propria squadra. Vale per tutti, non è nulla di specifico contro Zak Brown. Le persone dovrebbero pensare solo a se stesse ed è quello che sto facendo anch'io".

C'è un titolo da conquistare

Con il Mondiale Costruttori che sembra aver ormai preso la strada che porta a Woking, Verstappen non intende farsi scappare anche il titolo piloti. Il nativo di Hasselt dovrà però guardarsi dal ritorno prepotente di Lando Norris che con il successo di Singapore ha ridotto il proprio distacco a 52 punti. Super Max sarà ora chiamato a difendere la propria leadership nei restanti sei appuntamenti (tre dei quali comprenderanno il format della Sprint Race) dall'alto della sua maggior esperienza, rispetto al britannico che si trova a dover gestire questa situazione di pressione per la prima volta in sei anni di carriera in Formula 1.

Dalla frenata asimmetrica alle critiche, Verstappen risponde: «Non mi interessa»

Riguardo il confronto con il nativo di Bristol, Verstappen ha dichiarato di non vedere analogie con quanto accaduto nel 2021 contro Hamilton e la Mercedes: "Ora ci sono quattro squadre che possono competere per le prime posizioni, mentre nel 2021 eravamo solo io e Lewis. Quell'anno era la prima volta che lottavo per il Mondiale, ora credo di essere un po' più rilassato. Naturalmente voglio vincere e farò del mio meglio per difendere i 52 punti di vantaggio, ma la sensazione è molto diversa rispetto al 2021".

Foto interna pbs.twimg.com

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