La Ferrari è molto competitiva ad Austin: lo dimostra una Sprint terminata, nonostante una lunga battaglia tra Sainz e Leclerc, in seconda e quarta posizione.
Eppure, se lo spagnolo avesse messo da parte quell'ego di cui spesso vi abbiamo parlato, magari le cose sarebbero andate in maniera diversa...
Nei primi giri della corsa di 100 km, Carlos era più competitivo rispetto al compagno di squadra, ma i suoi azzardati tentativi di sorpasso hanno fatto perdere diverso tempo - nei confronti dei rivali - ad entrambe le Rosse.
Per carità, non si può chiedere a un pilota di non tentare un sorpasso, ma quantomeno si potrebbe sperare che il suo ego non comprometta le sue azioni in pista.
Pur di superare Leclerc a tutti i costi per dimostrare qualsiasi cosa voglia ancora far capire, Sainz ha azzardato in quattro occasioni, per poi riuscirci solamente alla quinta.
Tutti questi momenti in cui le due Ferrari si sono incrociate hanno influito sulla rincorsa di Charles al terzo posto: per battere Norris gli sarebbe bastato un giro in più, proprio per colpa di quei secondi persi con il compagno.
Non è un caso, infatti, che alla prima opportunità di girare in solitaria, il monegasco abbia fatto segnare due giri veloci di fila.
Insomma, giustissimo cercare il risultato migliore possibile, ma non a tal punto da sacrificare il risultato di scuderia; in particolar modo nello scenario attuale: è vero che Sainz non vestirà più di Rosso il prossimo anno, ma sicuramente non gli dispiacerebbe lasciare Maranello con un titolo costruttori all'attivo.
Un titolo che, al momento, rappresenta un obiettivo complicato, nonché probabilmente irrealizzabile con un atteggiamento egoista come quello di oggi...
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