Durante il weekend di Interlagos, all'interno del paddock è iniziata a circolare una voce secondo la quale alcuni team utilizzerebbero dell'acqua per raffreddare "dall'interno" le coperture Pirelli così da evitarne il surriscaldamento e massimizzarne la resa. Questa teoria è stata prontamente smentita dal capo dell'azienda italiana Mario Isola che ha dichiarato come non ci siano prove a sostegno di quest'ultima accusa che è emersa nei giorni scorsi. Di seguito vi riportiamo le sue parole.
Come riportato da racingnews365, nel post GP di San Paolo Mario Isola ha dichiarato: "Seguiamo le indicazioni della FIA, siamo felici di supportare la FIA in qualsiasi richiesta e se c'è qualcosa che possiamo fare per controllare o dare consigli su una possibile situazione, siamo qui per questo. Prima che arrivasse la direttiva tecnica, anni fa, c'è stata una discussione sui gas speciali, perché qualcuno aveva detto che alcuni rivali cambiavano il gas negli pneumatici per controllare meglio la pressione, e poi si è iniziato a parlare dell'umidità nelle gomme e del motivo perché dovrebbe essere maggiore o minore rispetto a quella attuale".
"Noi forniamo gli pneumatici con aria asciutta all'interno e, come previsto dalla direttiva tecnica, qualsiasi modifica è vietata ed è abbastanza chiaro. Bisognerebbe però avere delle prove chiare per una situazione del genere. Dovremmo aspettare le indicazioni della FIA. Io ho cercato di capire da solo come funziona e ho raccolto alcune informazioni, ma se funziona, e se qualcuno l'ha fatto o meno, è ancora un punto interrogativo".
L'italiano ha poi aggiunto: "Non vedo nulla di strano dai dati in nostro possesso, quindi non ho alcuna prova. Adesso ovviamente spetta alla FIA decidere cosa fare e dire dove noi come gommista possiamo offrire supporto".
Isola, rispondendo alle domande dei giornalisti ha poi spiegato come questo "trucchetto" verrebbe messo in atto: "Come si fa è molto semplice: si ha una valvola, si mette l'acqua all'interno, ed è fondamentalmente un effetto termico del trasferimento di calore tra lo pneumatico e il cerchio che dovrebbe dare più consistenza e meno degrado alle gomme, anche se il controllo della pressione è peggiore perché se c'è del vapore all'interno della gomma si perde il controllo della pressione ottimale".
"La teoria che sta alla base è che una parte dell'acqua rimane liquida e una parte evapora e, per questo motivo, si riesce a trasferire il calore dal pneumatico al cerchio".
Il direttore della Pirelli Motorsport ha infine ripetuto nuovamente come l'investigazione sia nelle mani della Federazione Internazionale e che saranno loro a prendere una decisione finale: "Adesso tutto è nelle mani della FIA, e noi la sosterremo"
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