L'operato dei commissari di gara, in particolare la severità in cui vengono applicate le penalità nei confronti dei piloti, è finito sotto la lente di ingrandimento dopo quanto accaduto ad Austin con Lando Norris, in Messico con Max Verstappen e anche in Brasile con la sanzione a Bearman per la tamponata a Colapinto. A esprimere il suo parere su quest'argomento ci ha pensato anche Bernie Ecclestone, tornato nel paddock di Formula 1 proprio a San Paolo.
L'ex patron della Formula 1, seppur tenendo un profilo molto basso, si è ribellato così ai microfoni ai microfoni della tv belga RTBF sul modo in cui vengono sanzionati i piloti:
"Sta diventando una follia. Le regole attuali si possono riassumere in una frase: 'non litigare o finirai nei guai'. Lo abbiamo visto in Messico con le due penalità di 10 secondi inflitte a Max. Se vengono date queste sanzioni, cosa si farà se succede qualcosa di più grave? Quanti secondi verranno concessi in questo caso? Penso che siamo andati troppo oltre. Ora tutto è troppo pulito, troppo metodico. Non è più una vera gara".
Ecclestone ha voluto chiudere la sua intervista con questa riflessione: "È come ovunque nel mondo. Tutto cambia continuamente. Non sto dicendo che le persone attuali stiano facendo un pessimo lavoro , semplicemente non hanno analizzato abbastanza da vicino le cose che devono essere eliminate e cambiate".
Possiamo riassumere le parole dell'inventore della Formula 1 moderna con una semplice frase: L'interpretazione del regolamento e la valutazione degli episodi è diventata troppo estrema!
Foto copertina x.com
Leggi anche: Jos Verstappen contro gli steward: «Occorrono persone senza interessi personali»