Wolff scoprì di Hamilton in Ferrari al telefono: «Mi chiamò Sainz Sr, e Vasseur...»

La notizia del passaggio di Lewis Hamilton in Ferrari fu come un fulmine a ciel sereno, data in fretta e furia dopo che la voce si era sparsa sui media. Ancora oggi non si capisce se gli annunci erano programmati per uscire al 1 febbraio o se erano solo un modo per mettere una pezza al caos dilagante; la stessa Scuderia di Maranello confermò la firma del campione con un comunicato stampa quasi asettico. Ma i tifosi non sono stati gli unici ad essere stati colti alla sprovvista: lo stesso Toto Wolff, infatti, ha raccontato di essere venuto a conoscenza dell'addio del suo pilota tramite Carlos Sainz Sr. 

"Avevo sentito un campanello di allarme due settimane prima. Il vecchio Sainz mi chiamò e mi disse quello che stava succedendo, poi mi chiamarono anche padri di piloti che non mi avevano mai contattato prima di allora", ha rivelato il manager austriaco al podcast High Performance. "Inviai poi un messaggio a Vasseur, chiedendogli se stesse prendendo il mio pilota, ma non mi rispose. Il che era strano, perchè io e Fred siamo amici". Giusto nelle ultime ore è circolato anche il punto di vista di Hamilton riguardo all'intero affare: il britannico, infatti, ha raccontato della tensione che sentiva prima di sganciare la bomba di mercato ai suoi uomini e soprattutto a Wolff, davanti a quel caffè definito "piuttosto amaro". "Quando Lewis arrivò a casa mia, prima abbiamo fatto una semplice chiacchierata sulle vacanze di Natale, come succede sempre. Poi gli ho detto che stavamo prendendo del personale dalla Ferrari, e lui mi ha interrotto, rivelandomi della sua firma con la Rossa. All'inizio ero stupito, mi chiedevo se stava succedendo davvero", ha ammesso invece il team principal. "Ho avuto notizie peggiori di queste in vita mia, dei veri traumi. Qui gli unici pensieri erano i rischi con gli sponsor, su come gestire i comunicati e su cosa fare nel 2025". 

Foto copertina x.com

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