Hamilton: «Andare in Ferrari è un sogno. La parte più difficile? Dirlo al team»
07/11/2024 15:15:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo queste settimane di pausa inizierà il conto alla rovescia verso gli ultimi Gran Premi di Lewis Hamilton con la Mercedes, prima del passaggio del britannico in Ferrari. All'alba del GP degli Stati Uniti, Toto Wolff aveva fatto la promessa di chiudere la storica relazione nel migliore dei modi, ma i risultati degli ultimi eventi non hanno rispettato le aspettative. Ed è inutile negare che l'atmosfera nel garage numero 44 è cambiata molto nel corso della stagione: a inizio anno si parlava di tensione e attriti tra il pilota e il personale, nati da una W15 capricciosa ed esacerbati anche dal suo "tradimento" a favore della Rossa. Adesso, invece, sta aleggiando quasi una certa malinconia, come traspare anche dalle dichiarazioni ai media. 

D'altronde, tra Hamilton e la Mercedes c'è un legame che risale al 2013, e passa per sei Titoli Piloti e otto Costruttori. In occasione del lancio del libro "Inside Mercedes F1: Life in the fast lane", l'autore Matt Whyman ha raccontato alcuni retroscena della storia d'amicizia e di rispetto tra il britannico e il suo team, le persone che ha fatto più fatica a salutare. "Poco dopo l'annuncio c'è stato lo shakedown della W15 a Silverstone, ed è stata la prima occasione in cui la maggior parte della squadra ha avuto la chance di vedere Lewis. C'è stata un'atmosfera strana per circa 30 secondi, ma appena Hamilton è entrato in macchina tutto è tornato ad essere semplice lavoro. Le persone hanno capito il suo punto di vista e i suoi motivi, che sono molto semplici a dire il vero", ha raccontato lo scrittore al Mirror. 

Lo stesso Hamilton ha poi svelato a Whyman alcuni momenti dei giorni caldi delle trattative, quando doveva dare la notizia ai suoi uomini, la parte che lui stesso ha definito come la più difficile. "Gli ho chiesto direttamente i motivi del suo addio alla Mercedes, e mi ha risposto: "La Ferrari è il sogno di ogni bambino che si appassiona di motorsport, e non voglio rimpiangere la mia carriera tra qualche anno". Ha detto che sa già quando si ritirerà, ha già un piano per il suo futuro. Il suo team significa molto per lui, specialmente Bono. Ogni anno, prima della stagione, porta tutti a giocare a paintball per stringere il loro rapporto; Lewis mi ha confessato che quest'anno ha visto entrare le persone nella sede ed è poi rimasto in macchina per 20 minuti, cercando il coraggio di scendere. Si chiedeva cosa gli avrebbe detto. So che Lewis sembra una persona molto fredda e concentrata, ma gli stanno a cuore le relazioni umane e aveva paura delle ripercussioni della sua decisione sull'ambito personale. Però tutti i suoi colleghi hanno capito. È la Ferrari, l'unico tassello che manca nella sua carriera", ha detto ancora Whyman. 

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