È stato il leight motiv della stagione 2024, e probabilmente lo sarà anche nella prima parte del prossimo anno: stiamo parlando del passaggio, dal 2025, di Lewis Hamilton in Ferrari. Il colpo del secolo, considerando i nomi in gioco, la F1 e per il motorsport, visto che unirà team e pilota più vincenti del Circus. Un colpo, dopo anni di parole, reso reale dal presidente del Cavallino, John Elkann, che lo scorso febbraio ha dato forma ai sogni dei tifosi ma anche dello stesso Lewis, che non ne ha mai fatto mistero di volersi vestire di rosso nella sua carriera.
Nel farlo, oltre a scioccare l'intero paddock e gli appassionati (e avviato un effetto domino del mercato), ha garantito alla Rossa diversi benefici che il sette volte iridato potrà portare, sia alla guida che come esperienza, conoscenze e metodologie. E nel parlare di shock non si esagera, sia per il clamore dalla operazione, sia per il messaggio inviato da Maranello ai team rivali, con cui la Scuderia ha sottolineato la volontà di tornare a vincere dopo anni di digiuno. L'affaire Hamilton, di fatto, ha allungato le operazioni compiute nell'ultimo anno dalla Rossa: l'arrivo di Fréd Vasseur, di un nuovo direttore tecnico e il rinnovo di contratto di Leclerc. Una serie di elementi che, con uniti con lacrescita tecnica della Rossa, stanno rimettendo il Cavallino sulla via per il ritono al successo.
E, in questa ottica, lo sbarco di Sir Lewis pare essere la ciliegina sulla torta di cui, in questi mesi, stato commentato da svariati addetti ai lavori o personaggi legati al mondo dei motori, che mai hanno fatto mancare il proprio punto di vista sulla vicenda, spesso parlandone con toni entusiastici, ma in alcuni casi anche esternando le proprie perplessità. Alla prima "categoria" appartiene l'ex pilota di F1 come Mark Blundell che, in una intervista ad AceOdds, ha definito Hamilton come l’uomo giusto per riportare la Ferrari al vertice (dopo un digiuno che dura dal 2007), a patto però che i tecnici della GeS, similmente a quanto sta accadendo in questo 2024, saranno capaci di fornirgli una vettura vincente con cui poter dare sfogo al suo talento.
“Penso che Lewis abbia ciò che serve per vincere un titolo se gli viene dato ciò di cui ha bisogno: questa è la chiave. I piloti che si presentano ai team sono fantastici perché arrivano con quello che hanno alle spalle, hanno le credenziali, ma se il team non si presenta con un pacchetto che funziona, allora non importa quanto bravo sarà il pilota, non farà la differenza”.
E proprio su questo aspetto, l'ex pilota britannico ha proseguito, sostenendo che il possibile ottavo titoli di Lewis dipenda in gran parte dalla Ferrari e che, dovesse verificarsi, sarebbe un fattore quantomai positivo per l'intero mondo del motorsport.
“Deve esserci una base di prestazione equilibrata tra pilota e auto: penso che sia una delle aree chiave. Se riescono a ottenere ciò e rendere l’auto coerente e a ottenere prestazioni, allora potrebbe esserci una possibilità che la Ferrari sia lì per vincere un campionato con Lewis. Mi piacerebbe. Sarebbe fantastico per il motorsport, per il motorsport britannico e per i fan italiani”.
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