«Hamilton è il problema di Leclerc. Sainz? Se hanno scaricato lui...». L'idea di Turrini
28/11/2024 07:30:00 Tempo di lettura: 6 minuti

Moltissime, nella notte di Las Vegas, sono state le scintille che hanno reso unica la terzultima tappa del mondiale 2024. Quelle delle vetture sull'asfalto della Strip, senza dubbio, ma anche quelle in casa Ferrari, nate dopo una presunta violazione di alcuni ordini di scuderia da parte di Carlos Sainz che ha mandato Charles Leclerc su tutte le furie. Tensioni, probabilmente, acuite dal weekend del Cavallino, che ha disatteso le aspettative: la SF-24 ha sofferto molto e, data la scarsa resa delle gomme e le basse temperature, è stata regolata dalla Mercedes, dovendosi accontentare di una terza e quarta posizione (riducendo comunque il distacco in classifica costruttori dalla McLaren).

Un duello, quindi, per il podio che ha visto coinvolti i due ferraristi con Leclerc che in quelle fasi, almeno per gli elementi in nostro possesso, pare essersi mostrato più attento agli ordini della scuderia, al contrario di Sainz che, come detto, avrebbe violato qualche accordo, superato Charles e mandato il monegasco su tutte le furie. E i team radio tra piloti e box sono stati bollenti nei toni, sia a fine gara che in occasione della seconda sosta. Tornato ai box per montare gomme Hard, Leclerc è rientrato in pista con le rassicurazioni del box che “a Carlos è stato detto di non superare”. Ma la realtà ha dipinto uno scenario diverso: lo spagnolo (dopo aver perso tre secondi il giro precedente per un pit stop saltato in extremis poiché i meccanici non erano pronti), avendo gomme più calde, lo ha superato nel giro di rientro, andando a prendersi il podio. Da qui l'escalation di comunicazioni fino al dopo gara per due posizioni che, anche a nomi invertiti, avrebbe garantito alla Rossa lo stesso risultato finale.

Tensioni legittime, sia per quanto detto che per gli obiettivi dei singoli (e non nuove per la coppia), che a Maranello avrebbero dovuto prevedere e su cui lo stesso team non appare esente da colpe. Non risulta difficile capire, però, che prima o poi Ssinz avrebbe iniziato Sainz a fare i suoi interessi, avendo vissuto l'annata da licenziato in casa per cedere il posto a Lewis Hamilton. Un trattamento, per modi, per la "farsa" del rinnovo a fine 2023, per la mancanza di riconoscenza per anni di lavoro in momenti difficili, che potrebbe non essere stata gradita a Sainz che, in pochi mesi è passato dall'essere ad un passo dal rinnovo con la Rossa ad essere licenziato (a cui è stata chiesta massima dedizione) e costretto a ripiegare, all'apice della carriera, su un team come la Williams. Un trattamento non ottimale per chiunque, e per Carlos che, a due gare dalla fine della sua storia da pilota Ferrari, potrebbe aver deciso di anteporre i suoi interessi, senza compromettere quelli della Scuderia, a tutto il resto, anche a costo di scontentare il compagno di squadra o creare malumori nel box.

Un nuovo approccio, o forse solamente più accentuato del solito, di cui ha parlato Leo Turrini nel suo blog "Profondo Rosso" ha parlato brevemente delle tensioni di Las Vegas, sottolineando però un aspetto interessante: la Ferrari, per accogliere Hamilton, ha dovuto scegliere se scaricare Sainz o Leclerc. E la scelta è ricaduta sullo spagnolo, pare, per alcuni comportamenti non graditi ai vertici dell'azienda.

"Sto con Sainz o Leclerc? [...] Carlitos e Carletto hanno, in contemporanea, torto e ragioni per i motivi che ho illustrato. La Scuderia in Nevada non è stata danneggiata. [...] Che un ferrarista non abbia aiutato l’altro è stato altrettanto evidente. Dopo di che, [...] domando ai pro Sainz che si proclamano aziendalisti a tutto tondo: ma non vi chiedete come mai l’azienda, appunto, avendo deciso di scommettere su Hamilton abbia scelto di puntare su Leclerc non su Sainz?!? Non avete capito che qualcosa, nei comportamenti dello spagnolo nel corso degli anni, non è piaciuto? [...] Qui non è in discussione l’opzione Lewis [...], dopo di che è lecito reputare un errore l’ingaggio dell’epta campione. [...] Chi ha preso Hamilton, tra Charles e Carlos ha scaricato Carlos".

Delle tensioni che, come detto, sono destinate a terminare quanto prima ma che, logicamente, aprono a profonde riflessioni in merito all'avvenire e alla serenità della coppia 2025 della Rossa. Se, infatti, Leclerc sta soffrendo in modo così importante la presenza di Sainz, come si comporterà con Lewis Hamilton che, dati alla mano, lo sovrasta in tutto, dal curriculum alla fama, passando per il carisma fino all'esperienza.

"Se Leclerc psicologicamente ha sofferto così tanto Sainz, [...], come gestirà la coabitazione con un Mito come Hamilton? Questo è il vero interrogativo. Di Lewis si può pensare non sia più irresistibile sul giro secco, ma poi ti fa una gara come Las Vegas…".

Leggi anche: Ferrari, c'è un team radio che «scagiona» Sainz. Gestione errata da parte del team?

Leggi anche: L'ex Ferrari è certo: «Rossa da titolo nel 2025. Hamilton? Vorrà essere protagonista...»

Foto copertina x.com


Tag
ferrari | turrini | leclerc | las vegas | sainz | hamilton |