La stagione 2025 di Formula Uno è alle porte, ma ancor prima del suo via ufficiale, sembra caratterizzata da un unico leitmotiv. Stiamo parlando dello sbarco di Lewis Hamilton in Ferrari. Il colpo del decennio per il Circus, capace di unire pilota e team più vincenti di sempre. Un colpo, dopo anni in cui era stato più volte ipotizzato, che è divenuto ufficiale lo scorso febbraio, e che di colpo ha reso reali i sogni dei tifosi ma anche dello stesso pilota inglese, che mai aveva fatto mistero di volersi vestire di rosso prima di chiudere la carriera.
Un annuncio lampo che, oltre a scioccare il mondo e originare un effetto domino nel mercato, ha garantito alla Rossa vari benefici che il sette volte iridato potrà garantire, sia alla guida che di esperienze e metodologie. Non solo, poiché oltre a suscitare grande clamore, con questo colpo la Scuderia ha inviato un chiaro segnale ai rivali, della voglia di tornare a vincere dopo anni di digiuno. Un programma partito mesi fa, a cui l'affaire Hamilton si pone come "ciliegina finale", dopo l'arrivo di Fréd Vasseur, di Serra e del rinnovo contrattuale di Leclerc che, insieme alla crescita tecnica dell'auto, stanno rimettendo il Cavallino sulla via per il ritono al successo. Inoltre, Sir Lewis insieme a Charles Leclerc andrà a comporre, probabilmente, la migliore line-up della griglia. E di questa coppia si fa già un gran parlare, non tanto in termini di velocità quanto piuttosto della capacità di convivere tra loro.
E di questo ha parlato l'ex ingegnere di pista di Felipe Massa, Rob Smedley, intervistato al podcast Formula for Success, che senza mezzi termini ha etichettato la nuova coppia di piloti come ideale al rilancio della Ferrari dopo il titolo costruttori perso di un soffio contro la McLaren. L'ex tecnico della Rossa ha paragonato la coppia Hamilton-Leclerc ad un’altra già vista e vissuta in prima persona nel corso della sua esperienza a Maranello e capace di portare vantaggi alla squadra.
"È una situazione completamente diversa, ma è come Massa nel 2006 contro Michael Schumacher. Felipe era l’allievo ed è stato un bene che sia stato battuto da Michael, ma verso la fine dell’anno lo ha battuto in qualifica e anche in alcune gare. Abbiamo un sette volte campione del mondo e un ragazzo che può imparare da lui e diventare lui stesso un campione. Leclerc avrà una marcia in più, si troverà in una situazione in cui percepirà una dinamica diversa rispetto a quella che ha vissuto con Sainz. Erano due coetanei, entrambi in una fase simile della loro carriera".
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