L'Alpine ha iniziato la stagione 2024 da nona forza, un vero e proprio disastro per quello che è - a tutti gli effetti - il quarto team costruttore della griglia (dopo Ferrari, Mercedes e Red Bull).
Dopo i primi punti dell'anno, arrivati nel Gran Premio di Miami, la scuderia francese ha pian piano proseguito lungo un percorso di rinascita.
In tale percorso, c'è stato senza dubbio anche il contributo di Flavio Briatore, che ha preso le redini della squadra in estate nel ruolo di consigliere esecutivo, e del nuovo team principal Oliver Oakes.
Sotto la guida di queste due figure, l'Alpine ha ritrovato la retta via, concentrando i propri sforzi già in ottica 2025, ma riuscendo ad ottenere ottimi risultati nel finale di stagione.
Il doppio podio conquistato in Brasile - che mancava dal 2013 - ha consentito al team di Enstone di terminare l'anno al sesto posto in classifica costruttori, salvando un campionato iniziato con pessime premesse.
Complessivamente, il voto all'annata dell'Alpine è un 6, una media tra il 3 delle prime gare ed il 9 delle ultime. Eppure, c'è la consapevolezza che il futuro possa essere più positivo, specialmente potendo contare sul motore Mercedes dal 2026 in poi...
Leggi anche: Perché Sainz è stato «scartato» da tutti i top team? L'opinione di Mazzola
Leggi anche: Il Sudafrica si avvicina al ritorno in Formula 1: i dettagli
Leggi anche: Il 2024 di Yuki Tsunoda in un voto: l'anno della grande ingiustizia
Leggi anche: L'arrivo di Hamilton farà bene a Leclerc? Il giudizio di Mazzola