Se avete mai assistito a una gara automobilistica, saprete che, indipendentemente dalla categoria in gara, quando si verifica un incidente sul circuito entra in azione la Safety Car. Questa vettura ha il compito di raggruppare tutti i piloti, guidandoli ordinatamente in fila indiana lungo il tracciato, così da consentire ai commissari di pista di rimuovere eventuali ostacoli o di mettere in sicurezza l'area. In questo modo, la Safety Car contribuisce a garantire una ripresa rapida e sicura della gara.
In Formula 1 le vetture utilizzate sono due: la Mercedes è l'Aston Martin Vantage. Quest'ultima è equipaggiata con un motore V8 Twin-Turbo 4.0. Questo modello è stato introdotto all'interno del Circus lo scorso anno, e rispetto alla sua predecessore è del 30% più performante. Ma come funziona esattamente? Scopriamo insieme il ruolo della Safety Car.
Il pilota incaricato a mettersi al volante della vettura di sicurezza durante le gare di Formula 1 è il tedesco Bernd Mayländer che nel 2025 festeggerà il suo venticinquesimo anno da pilota ufficiale della Safety Car di Formula 1.
Nella sua lunga carriera ha collezionato diversi buoni risultati tra cui un nono e un quarto posto alla 24 Ore del Nürburgring. Sullo stesso circuito ha poi vinto la Coppa Porsche sulla distanza dei 500 chilometri.
Ha vinto anche il campionato Porsche Carrera Cup. Nel 1994 ha ottenuto un secondo piazzamento alla 24 Ore di Daytona e cinque anni più tardi ha concluso sul secondo gradino del podio anche la 24 Ore di Le Mans con le GT. Da quell'anno ha poi ricoperto il ruolo di pilota della Safety Car in Formula 3.
Nel 2000 ha vinto la 24 Ore del Nürburgring al volante della Porsche 911 GT3-R, mentre nel 2001 ha corso il campionato Deutsche Tourenwagen Masters, con Mercedes ottenendo un primo posto a Hockenheim.
Nel 2000 ha iniziato a guidare la Safety Car di Formula 1 e dal 2006 ha abbandonato ogni altra competizione per dedicarsi solo a tale ruolo nella massima categoria. Mayländer è stato uno dei primi piloti professionisti assunto dalla FIA per svolgere questo compito.
Come dichiarato dallo stesso Mayländer durante un'intervista: "Il compito del pilota della Safety Car è quello di aiutare a garantire la sicurezza dei piloti e dei marshal all'interno del circuito".
Partendo dai freni dell'Aston Martin Vantage, quello equipaggiato sulla vettura è un sistema frenante ad alte prestazioni con fibra di carbonio ceramica, il top della qualità per la guida in circuito.
Sul tetto della macchina poi troviamo il GPS che si occupa di mappare la pista e serve alla direzione gara, ma anche a tutti i piloti e le scuderie, per capire in quale settore del circuito si trovi la vettura in quel momento. Lo stesso sistema di localizzazione è montato anche su tutte le monoposto di Formula 1, così che anche il pilota della vettura di sicurezza possa vedere dove si trovano tutti e venti i piloti.
Passando poi alle luci lampeggianti, questo componente della Safety Car è molto importante perché segnala ai piloti che la seguono diverse informazioni. Quando le luci lampeggianti sono accese vuol dire che il regime di Safety Car è attivo e dunque bisogna setere un delta time ben specifico, altrimenti si va in penalità. In questa fase sono anche vietati i sorpassi.
Quando le luci verdi presenti nella parte centrale del corpo illuminante sono accese segnala a tutti i piloti doppiati che da quel momento potranno iniziare a sdoppiarsi. Quando poi tutte le luci vengono spente significa che la vettura sta per rientrare ai box, e che dunque la gara è pronta a ripartire.
All'interno della vettura sono poi presenti due diversi sistemi di comunicazione radio collagati direttamente con il direttore di gara dal quale Mayländer e il suo copilota Richard Darker ricevono tutte le informazioni.
Nella parte posteriore invece troviamo uno spoiler che serve per aumentare ancor di più le prestazioni dellla vettura così da essere abbastanza veloce se paragonata a una Formula 1.
Sollevato il cofano possiamo vedere tutti i componenti importanti, e di sicurezza che possiede la macchina. Iniziando dalla radio digitale, i collegamenti con gli schermi TV, le postazioni dei marshal e la scatola nera.
Passando finalmente all'abitacolo dell'Aston Martin vediamo che davanti al sedile del copilota sono presenti due grandi schermi sui quali è possibile vedere sia la messa in onda delle telecamere, sia il GPS con tutte le monoposto segnalate, e le eventuali comunicazioni di bandiere gialle lungo il tracciato.
Le radio sono quattro. Ogni pilota ha a disposizione una principale e una di backup. Scendendo un po' più giù troviamo il sistema per azionare le luci. Il bottone bianco attiva i fari lampeggianti, quello giallo accende la barra led posta sul tetto della vettura, mentre quello verde serve per accendere i led del medesimo colore per segnalare ai piloti doppiati che possono iniziare la procedura di sdoppiaggio.
Le cinture, come nelle monoposto, sono fondamentali poiché anche la Safety Car viaggia ad una velocità molto sostenuta. Per questo motivo l'Aston Martin è equipaggiata con una cintura di sicurezza a sei punti.
Questo è tutto quello che bisogna sapere sulla vettura di sicurezza che a volte vediamo guidare il gruppo delle monoposto di Formula 1 durante i Gran Premi, con la speranza di vederla sempre il meno possibile così da poterci godere al meglio ogni singola gara.
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